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Fogli scritti e coniglietti pasquali

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “JUMP OUT” – pluko, Daniel Allan

Normalmente è noto come il giorno più pesante della settimana, ma oggi è, forse, il miglior lunedì dell’anno: è Pasquetta! Oltre a permetterci di non andare a scuola, o a lavoro, è la giornata perfetta per una scampagnata, una grigliata in giardino, o una passeggiata in un parco – pioggia permettendo -. Dopo aver mangiato – o passeggiato – arriva, purtroppo, il momento di rimettersi a lavoro: spesso i professori scelgono le vacanze per fissare compiti e verifiche al rientro; non è cattiveria, ma così abbiamo più tempo per prepararci. In ogni caso, i periodi di pausa sono perfetti per rimettersi in pari con lo studio – insomma, c’è poco da fare -.  

Iniziare… 

Mettersi a studiare non è facile, figuriamoci durante le vacanze o, ancora peggio, dopo essere usciti. Il primo passo è iniziare: dopo non sarà tutto in discesa, ma la salita sarà un po’ meno ripida. Per invogliarci a studiare, un consiglio utile è quello di cominciare subito, appena rientrati a casa, altrimenti una pausa tira l’altra e vi ritroverete alle otto di sera pensando: “Ormai è ora di cena, comincio domani” – dico per esperienza -. 

studiare

Ph. Credits @Siora Photography su unsplash.com

Il prossimo passo è creare un ambiente di studio confortevole e senza distrazioni. Quindi, via subito il telefono, al di fuori del nostro campo visivo e, soprattutto, lontano dalla nostra portata: se vi dovete alzare per prenderlo, sarete meno invogliati a farlo. Poi, togliete dalla scrivania, o tavolo che sia, tutto ciò che non è strettamente necessario al vostro studio, a eccezione di piccole decorazioni che possono rendere l’ambiente meno asettico e, quindi, più piacevole; valutate a seconda della vostra capacità di concentrazione

… e mantenere

Dopo aver iniziato, è importante anche continuare. Per darci uno stimolo in più possiamo creare delle piccole “ricompense”; è pur sempre vacanza, ci dobbiamo premiare. Stabilite un pattern di pause e ricompense a seconda del carico di studio; mi spiego meglio: ad esempio, potete stabilire che dopo aver studiato 3 argomenti, fatto 2 pagine di schemi, o completato 5 esercizi, vi meritate una ricompensa. Che ricompensa? Un piccolo sfizio a seconda dei vostri gusti: da un pezzo di uovo di Pasqua a un quarto d’ora di stop nel modo che preferite, meglio se non implica l’uso del telefono – specialmente Tik Tok – o sarà molto dura ricominciare. Un piccolo premio che vi motivi e vi spinga a completare l’obiettivo. Mi raccomando, vietato barare, altrimenti le ricompense perdono il loro significato. 

Pasqua

Ph. Credits @Tim Gouw su unsplash.com

Ci vuole una gran forza di volontà per mettersi a studiare, soprattutto perché siamo in vacanza, quindi anche se avete fatto meno di quello che vi siete prefissati, non vi buttare giù: è comunque una conquista. E se vi mettete sotto, vedrete che il vostro impegno sarà ripagato.