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Il mio nome è “Protettrice”

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Castle” – Halsey

Se pensate al mostro più terribile di sempre, vi verrà in mente una ragazza ferita e spaventata di nome Medusa: ma i capelli di serpente e la capacità di uccidere con il solo sguardo, non hanno niente a che fare con lei.

È solo incastrata in una storia sbagliata.

Ingegno

Le Gorgoni, tre sorelle: Steno, Eurialo e Medusa,  famosa per la sua bellezza: è talmente bella, da attirare a sé il re dei mari, Poseidone

Da questo punto in poi, si diramano tante versioni diverse della stessa storia, ma secondo la più gettonata, è Poseidone a violentare Medusa nel tempio sacro ad Atena, e non lei a sedurlo.

E a questo punto ci si aspetta che la dea dell’ingegno usi il suo, di ingegno, e punisca lo zio per aver fatto una cosa così orribile. 

Come punire Poseidone?

Perché non trasformarlo in un mostro che rende pietra chiunque guardi negli occhi, così che non possa avvicinare nessuna ragazza… Si spera non riuscirà più a violentare una pietra, giusto?

Ma la punizione, invece, cade sulla più debole e mortale Medusa. Per quanto riguarda i capelli di serpente: qualcuno dice che già ci è nata, qualcun altro crede glieli abbia trasformati Atena per renderla brutta, perché gelosa della sua bellezza.

O Atena…

Medusa, Atena, young creative blog, voicebookradio.com

Si, lo so, non ha assolutamente senso. Ci sono svariate cose che non vanno in questo mito, ma andiamo per gradi.

  1.  Il destinatario della punizione. Non è colpa di Medusa. Assolutamente no.
    Sei o non sei la dea della guerra combattuta giustamente, Atena?
  2. La punizione in sé per sé è parecchio strana. O meglio: ha assolutamente senso se si pensa che Atena è gelosa di Medusa, perché, con quegli occhi mortali, nessuno le si avvicinerebbe più. Ma allora perché non punirla prima; perché trasformarla solo una volta che il danno è fatto?

Forse, posso rispondere.

Riscrivere finali

Medusa: che nome strano. Nei miti i nomi non vengono mai assegnati a caso. E infatti, Medusa significa “protettrice”, “guardiana”. 

Si pensa che quella di Atena non sia una punizione, ma uno strumento di difesa da chiunque volesse violentarla di nuovo. Così, la ragazza riuscirà a proteggersi… Perché, magari, non vuole che le si avvicini mai più nessuno. 

I serpenti erano, infatti, animali cari ad Atena e anche il fatto che il potere di Medusa fosse tutto negli occhi è un omaggio alla dea. La glaucopide Atena: la dea dagli “occhi lucenti”. Tutto quadra.

Ed è un modo strano per risolvere questa faccenda, sono d’accordo. Ma, forse, questa storia, così come tante altre, può avere un nuovo finale.

Per quanto piaccia pensare che due donne debbano per forza farsi la guerra a chi sia la più bella, a volte facciamo anche altro. Come… Aiutarci. Ed è più probabile che una dea come Atena abbia cercato di aiutare più che punire ingiustamente.

Ma continueremo sempre a leggere solo del mostro, dal nome Protettrice

Scritto da: Alice 5D