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Natale: qualcosa di più

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “A Natale puoi” – Alicia

Il Natale, per la gioia di alcuni e per l’immensa tristezza di altri, ormai è passato. Si sa, è una delle feste più attese, e da metà novembre fino a fine gennaio si parla di lui.Tra regali, cenoni, pranzi, tombole, importanti perdite – o guadagni – di spicci, diciamo che ha un impatto piuttosto importante nelle nostre vite, e, volenti o nolenti, lo sentiamo parecchio, chi meglio, chi peggio. Ma proviamo a scoprire qualcosa di più su questa festa così gettonata, che tutti pensiamo di conoscere, ma che, sotto sotto, nasconde qualche segreto.

Natale

Ph. Credits @Jill Wellington su pixabay.com

Un’isola a tema

Se la Pasqua ha l’isola dedicata, perché Natale avrebbe dovuto essere da meno? Infatti, anche il Natale ne ha una, Christmas Island, scoperta nell’oceano Indiano nel 1643indovinate in che giorno? -, il 25 dicembre. Ha circa 600 abitanti, sì, insomma, non proprio una folla stratosferica, ma in compenso ci sono milioni di granchi rossi! Sicuramente un posto affascinante e in parte misterioso, un po’ come la festa a cui è dedicato.

Babbo Natale: figura enigmatica

Avremo sentito parlare del fatto che Babbo Natale, con la barba bianca e i vestiti rossi, nacque per pubblicizzare una nota bibita, che tutti conosciamo. Ma il vero personaggio a cui si ispira è Santa Claus, per noi San Nicola. La vera domanda è: perché consegna i regali attraverso i camini? C’è una leggenda dietro questo gesto. Infatti, pare che Babbo Natale avesse salvato tre ragazze che, per la loro condizione di estrema povertà, erano costrette a prostituirsi. Egli lanciò dal camino una borsa piena di denaro, così che le ragazze non dovettero più essere costrette ad un’attività del genere. E da qui ha origine la credenza che la sua generosità sia fuori dal comune!

Natale

Ph. Credits @Clker-Free-Vector-Images su pixabay.com

Giro del mondo in 31 ore 

Gli studiosi del MIT, Massachusetts Institute of Technology, hanno calcolato che Babbo Natale potrebbe riuscire a completare il giro dei regali in 31 ore, senza lasciar escluso nessun bambino. Certo, questo significherebbe innanzitutto sfruttare tutti i fusi orari del mondo, ma soprattutto ad una velocità piuttosto inverosimile. 822,6 visite al secondo, che corrispondono a circa 4 milioni di chilometri orari. Ma, comunque, il problema è un altro, perché 320mila tonnellate di regali su una slitta trainata da otto renne sarebbe decisamente impensabile!

Insomma, ormai ci siamo lasciati alle spalle questa festa, però adesso la conosciamo un po’ meglio. Quando tornerà l’anno prossimo, sapremo accoglierla nel migliore dei modi!