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Douglas MacArthur: L’attualità della storia

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Gimme Shelter” – The Rolling Stones

Facciamo un gioco, mettiamo caso di saper viaggiare nel tempo e di poter tornare a circa 70 anni fa, nel 1951. Non siamo qui, sfortunatamente, né per la prima edizione di Sanremo, né per la prima vittoria della Ferrari. -amici delle grandi corse e della canzone italiana, mi dispiace, sarà per un’altra volta-.

Un personaggio controverso

Il protagonista del nostro spostamento temporale è l’ex generale Douglas MacArthur, nato il 26 gennaio del 1880 nel ridente Arkansas: fu uno dei più giovani capi di stato dell’esercito americano. Dimostrò le sue qualità di leader e stratega durante la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra di Corea, ottenendo numerosi titoli ed onorificenze.

Fu, inoltre, grazie a lui che in Giappone, durante l’occupazione americana, vennero approvate numerose riforme su lavoro, educazione e sanità pubblica.

“Conosco la guerra come pochi altri a questo mondo, e non vedo nulla di più riluttante” -Douglas MacArthur

La domanda dovrebbe sorgere spontanea: ma, queste controversie, dove sono?

Accontentati

Douglas MacArthur commise, durante il conflitto in Corea, diversi crimini di guerra, tra cui l’attaccare dopo il segnale di “cessate il fuoco”. Il governo americano – entità comunque più controversa di lui – lo accusó di “grave insubordinazione”, per poi rimuoverlo definitivamente dalla carica di generale.

Douglas MacArthur

Ph. Credits: @Alamy.it – Scatto del generale MacArthur e della sua pipa

Spieghiamo però il motivo del nostro viaggio: nel 1951, dopo aver terminato la sua carriera nell’esercito, Douglas MacArthur tenne, davanti al Congresso, un discorso di addio.

Fine del mondo

Ciò che disse, in buona parte, fu un riassunto di quello che accadde in Corea, per poi difendere la sua posizione, compromessa dai crimini commessi.

Douglas MacArthur

Ph. Credits: @Iowa’s Historical Society – Chiusura del discorso di addio del generale Macarthur

Today the guns are silent. A great tragedy has ended. A great victory has been won. The skies no longer rain death, the seas bear only commerce, men everywhere walk upright in the sunlight. The entire world lies quietly at peace. The holy mission has been completed. We have had our last chance. If we do not devise some greater and more equitable system, Armageddon will be at our door.” -Douglas MacArthur

Ovviamente il focus va sulla citazione precedente: il nostro amico in bianco e nero ne ha viste di guerre, ed anche di parecchio cruente. Alla fine di questo ennesimosacro conflitto” – come lui stesso l’ha definito – si arriva ad una conclusione: la guerra non può più essere un metodo di risoluzione dei conflitti fra-stati, e porterà solamente alla nostra autodistruzione. Quella di Douglas MacArthur è una figura complessa da giudicare ancora oggi, ma è proprio dal suo addio che dobbiamo prendere insegnamento