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Una Torre poliedrica parigina

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Alors on Danse” – Stromae

Cos’hanno in comune Buffalo Bill, Hitler e l’“uomo uccello”? No, non è l’inizio di una barzelletta e la risposta è voler salire sulla Tour Eiffel”. 

Che siate stati a Parigi o no, sicuramente l’avrete vista, almeno in foto: la Tour Eiffel, o Dame de Fer, è nata come una costruzione temporanea per l’Esposizione Universale di Parigi, ma aveva modificato lo skyline della città e togliendola non sarebbe più stata la stessa. Allora, venne deciso di non smantellarla e adesso è il simbolo della capitale francese

Venne inaugurata pochi giorni fa nel 1889, esattamente il 31 marzo. In onore del suo compleanno, ecco alcune delle curiosità più assurde sul gigante di ferro parigino.

Reali inglesi e Buffalo Bill

Un’accoppiata un po’ particolare, non trovate? 

C’è un motivo per cui li ho nominati insieme: furono i primi a visitare l’opera compiuta. Si, avete capito bene, proprio la famiglia reale d’Inghilterra e il celebre attore dei film western. Chissà se l’hanno visitata contemporaneamente – in caso, non riesco a immaginare quali possano essere stati gli argomenti di conversazione -.

Tu non puoi salire

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Hitler venne in visita a Parigi, ma i francesi non vollero farlo salire sulla torre. Per questo, disabilitarono gli ascensori, dissero al führer che si erano rotti e che trovare il pezzo per ripararli era impossibile, a causa della guerra. Poche ore dopo la sua ripartenza, gli ascensori ripresero magicamente a funzionare.

L’uomo uccello

Nel 1912, il sarto Franz Reichelt ebbe la brillante idea di testare un paracadute inventato da lui e per farlo scelse di buttarsi dal primo piano della Tour Eiffel. Purtroppo, la sua invenzione non fu efficace come pensava e Franz non sopravvisse al volo. In compenso, guadagnò un nuovo soprannome.

Una scalinata da record 

Per inaugurare la Dame de Fer, Gustave Eiffel salì tutta la costruzione a piedi e issò la bandiera francese sulla cima. Il fatto straordinario, però, è questo: la torre ha 1710 gradini, che l’architetto percorse tutti. – Bellissimo gesto simbolico, ma come gli venne in mente di fare così tante scale? –

Un po’ di numeri

Se vi sono sembrati tanti i 1710 gradini non temete, sono altre le cifre che vi stupiranno davvero. 

  1. Dal 1925 al ’34, la Citroën utilizzò la Tour Eiffel per la pubblicità e si servì di 250 mila lampadine e 600 km di cavi elettrici. – Non oso neanche pensare a quanto sia costata una cosa del genere. –
  2. Per riverniciarla, manutenzione che viene fatta ogni 5-7 anni, sono necessarie 50-60 tonnellate di colore. – Immagino sia così tanto anche il tempo necessario per farlo. –
  3. All’interno sono presenti alcuni negozi e ristoranti, che ogni giorno vengono riforniti di 4 tonnellate di souvenir e dalle 6 alle 8 tonnellate di prodotti alimentari.
  4. Nel 2012 è stato stimato il suo valore: 434 miliardi di euro, pari a un quinto del PIL (Prodotto Interno Lordo) francese. Con questa cifra la Tour Eiffel batte molti altri monumenti famosi; ad esempio, arriva a quasi cinque volte il valore del Colosseo (91 miliardi) – e penso che questo si possa aggiungere ai mille motivi per cui, tra italiani e francesi, non scorre buon sangue-.
  5. Ogni anno gli ascensori della costruzione percorrono uno spazio pari a 100 mila km, all’incirca due volte il giro del mondo – umiliando il protagonista del celebre romanzo di Jules Verne -.

Una torre, più usi

Oltre a essere un punto d’attrazione turistico, la Dame assunse funzioni alternative

  1. Abitazione. A 285 metri di altezza si trovava l’appartamento segreto di Gustave Eiffel, nel quale l’architetto lavorava ai suoi progetti.
  2. Comunicazione. Durante la Prima Guerra Mondiale, i francesi utilizzarono l’antenna per mandare messaggi alle loro truppe al fronte.

Strano pensare che la Tour Eiffel abbia avuto un ruolo così importante nella guerra, forse addirittura salvando vite. Vi sareste mai aspettati questo da un gigantesco ammasso di ferro? Non so voi, ma io sono rimasta stupita dalle sue mille facce

 

SCRITTO DA: MARGHERITA 4D