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Thauma: Tra Bambole e Modelle

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “All The Problems” – Trouble

Recentemente sui social tutti vogliono assomigliare a delle bambole di porcellana. Questo trend è nato grazie alla make up artist Pat McGrath che, con una tecnica sviluppata da lei stessa, ha trasformato le modelle di una sfilata realizzata da John Galliano, per il brand Maison Margiela, in delle bambole di porcellana viventi

Pelle di porcellana

Già dai primi anni 2000, Pat McGrath e John Galliano erano un duo inarrestabile, dato che lo stilista si basava molto sul make-up per lo storytelling, e Pat portava in vita la visione delle sue collezioni. Quindi per la sfilata, Galliano chiese di nuovo a Pat di fare un make-up che ricordasse delle bambole di porcellana con pelle brillante che sembrasse vetro, sottili sopracciglia, palpebre colorate e guance rossastre

esempio del trucco - Ph. Credits @PatMcGrath on Instagram 

esempio del trucco – Ph. Credits @PatMcGrath on Instagram

Sui social questo look è diventato virale e in molti si sono chiesti come l’artista sia riuscita a ricreare “l’effetto porcellana”, ed effettivamente qualche teorie ci sono state: chi pensa all’utilizzo di un prodotto specifico che crea questo effetto, e chi invece ipotizza un miscuglio tra maschere peel-off diluite con dell’acqua e poi spruzzato con un aerografo.

La Sfilata

È stato lo stilista inglese John Galliano -direttore creativo di Maison Margiela e conosciuto per aver lavorato con Chanel- a realizzare questa sfilata dal tema “Povere Creature”. Le figure e i movimenti delle modelle, come si può vedere, sono molto particolari: meccanici, inespressivi e totalmente senza vita.

John Galliano - Ph. Credits @johngalliano on Instagram

John Galliano – Ph. Credits @johngalliano on Instagram

Proprio questo voleva rappresentare Galliano: la fragilità della porcellana che può essere rotta anche solo con uno sguardo, ma allo stesso tempo la libertà che non può essere fermata, ma, al massimo, coperta con solo un velo sottile. Con richiami evidentemente vittoriani lo stilista si ispira al dolore e alla protezione cercata da un essere umano volubile e ferito, che ha bisogno di corsetti e vestiti per proteggersi dal mondo che lo circonda e dagli attacchi quotidiani

Emma Stone nel film “Povere Creature” - Ph. Credits MyMovies.it

Emma Stone nel film “Povere Creature” – Ph. Credits MyMovies.it

In queste opere d’arte hanno contribuito sia la moda sia il cinema: John Galliano ha preso spunto e collaborato con Yorgos Lanthimos, autore del film premiato ai Golden Globe Awards “Povere Creature”. Sfilata e film non hanno in comune solo il nome, ma tutti i capi d’abbigliamento e le modelle stesse sono state riprese dal grande schermo, usando come musa principale la protagonista impersonata da Emma Stone. 

Con questa sfilata, i modelli oltre ad avere la bellezza che può avere la porcellana, hanno acquisito anche le sue proprietà: un aspetto fragile, ma in realtà resistenti.

Scritto da: Morgana Stefanutti e Cristina Beraldo