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Popcorn del Weekend: Molta Ironia, Troppo Bojack Horseman

Soundtrack da ascoltare durante la lettura “Prickly Muffin” – Sara Lynn

Ormai molti conoscono questa serie originale Netflix ed il suo protagonista: il cavallo parlante Bojack Horseman. Gli episodi di queste 6 stagioni sono stati impacchettati con una quantità di autoironia e traumi interni da far cadere in depressione l’intera audience –immaginate come sta messo Bojack-. Ovviamente, però, la serie non parla solo di un animale antropomorfo alcolizzato, ma ci introduce a dei pensieri filosofici che, sotto le battute e i disegni stile fumetto, si dimostrano molto profondi.

Crisi di Mezz’Età Troppo Lunga

In poche parole si può dire che tutta questa serie descrive la crisi di mezza età di un cavallo che, invece di affrontarla e prendere le redini della sua vita, non fa altro che conviverci per anni. 

“Ho fatto un casino, vero?” – Bojack Horseman

Certo, l’esperienza di Bojack è una situazione esagerata che, per fortuna, non capita a tutti, ma è comunque normale avere un momento di stallo e questa serie ce lo mostra benissimo. Eh, già, perchè, alla fine, non è solo il protagonista ad avere avventure spiacevoli, ma anche Diane, Princess Carolyn, e Todd si presentano con situazioni non troppo piacevoli

La crew del programma Ph. credits su Wireditalia

Le esperienze variano e la reazione di ogni personaggio è diversa da quella degli altri: alcuni decidono di dare una svolta alle proprie vite, altri non riescono ad uscirne ed altri ancora, come Todd, se ne fregano e vivono sul divano dell’amico.

https://youtu.be/DiDN_cdZveI 

Satira, Autoironia e Traumi 

La superficie di questo programma è interamente coperta di autoironia e satira a livelli estremi, quasi a quelli di Alessandro. Però, appunto, tutto questo è solo la punta dell’iceberg: sotto il livello del mare sono nascosti traumi, bottiglie di birra insieme a tutti i tipi di autocommiserazione possibili ed immaginabili. Tutte queste dinamiche sono spiegate perfettamente nella serie con flashback che farebbero piangere anche i maschi più alfa, raffiguranti il piccolo Bojack con a fianco dei genitori non proprio modello

Bojack Horseman Ph. credits su Everyeye

Tutto ciò fornisce un’ondata di empatia e simpatizzazione per il nostro Bojack capace di eliminare tutti i pregiudizi che molti hanno sperimentato per il suo personaggio prima di conoscerlo a fondo. 

In Fondo In Fondo

“Per un sacco di gente la vita è solo un lungo calcio tirato nell’uretra. E a volte quando torni a casa dopo una giornata di calci nell’uretra ti va solo di guardare uno show su gente amabile dove si vogliono tutti bene.” – Bojack Horseman

Tutto questo si può rispecchiare benissimo nella vita reale: non tutti riescono a capire cosa le persone intendono con le parole e i gesti. Ovviamente questo non è colpa di nessuno, nonostante possa creare vari fraintendimenti. per questo la serie di Bojack Horseman può aiutare a sentirsi più in sintonia con gli altri e, magari, anche a sentirsi più capiti

Scritto da: Morgana Stefanutti