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Bu! Attenzione ai fantasmi!

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Psycho”- Bernard Herrmann

“Sapete, si dice che…” , inizia così il racconto dell’anziana seduta di fronte a me in questo bar trasteverino. 

Non so bene come la conversazione abbia avuto inizio.

Assieme a mia sorella, sorseggiavo il mio cappuccino caldo e leggevo a voce alta un articolo su Piazza Navona sì, proprio la famosa piazza romana-. 

<<Oh, senti qui: un antico mito popolare racconta di Costanza Conti De Cupis, nobildonna romana, la cui presenza infesta oggi Palazzo Tuccimei, ma è solo una dei tanti fantasmi che si aggirano per Roma.>>

Le rivolgo un’occhiata veloce per vedere se fosse mai che io abbia attirato la sua attenzione. 

Ridacchio al vederla poggiare il cellulare: direi che ci sono riuscita – dopotutto, a chi non piacciono i racconti misteriosi sui fantasmi?-. 

Mi chiede se c’è dell’altro…l’accontento e continuo a leggere.

La mano fantasma di Costanza De Cupis

Vi ho già detto che il fantasma di questa nobildonna romana infesta Palazzo Tuccimei o Palazzo De Cupis, quel grande edificio aranciato di fianco la chiesa di Sant’Agnese in Piazza Navona

Alcune cronache seicentesche, raccontano che il nipote del Cardinale Giandomenico De Cupis sposò la giovane Costanza, donna affascinante, conosciuta in tutta la città per la perfezione delle sue graziose e delicate mani, considerate le più belle di Roma. 

Talmente  belle, che l’artista Bastiano, volle riprodurle in un calcio di gesso da tenere poi nella sua bottega in via dei Serpenti: i romani cominciarono a radunarsi per poterle ammirare. 

Si racconta che un giorno, un frate domenicano, predicatore in San Pietro in Vincoli, affermò: 

“Se quella mano appartiene a persona viva, merita d’essere tagliata!” 

La mano di Costanza era diventata vera e propria meta di pellegrinaggio, la gente ne stava facendo un culto blasfemo santi numi, per una mano!-. 

Quando la voce della profezia giunse all’orecchio della nobildonna, questa ne fu terrorizzata, soprattutto perché ad aver pronunciato quelle parole era stato… un frate! 

Fortemente religiosa, si convinse di aver peccato di vanità, accettando di far realizzare il calco della propria mano. Per timore e per espiare questa colpa, decise di rinchiudersi nel suo palazzo

Inutile fu la precauzione, perché la predizione si verificò: un giorno, intenta a ricamare, si punse profondamente un dito. La ferita presto si infettò e il dito iniziò ad andare in cancrena, finché i dottori non furono costretti ad amputare la mano. 

L’intervento  non bastò per salvarle la vita e purtroppo l’infezione, aveva già invaso il suo corpo. 

La bella Costanza morì dopo pochi giorni. 

Da allora, si racconta che durante le notti di luna piena, la sua mano marmorea e bellissima, continui ad apparire dietro ad uno dei vetri al primo piano dell’antico palazzo, lungo via di Santa Maria dell’Anima – che sia la famosa “Mano” della famiglia Adams?-.

Il fantasma della donna (intera!) invece,  si aggira per le strade adiacenti al palazzo, cercando di ricongiungersi con la mano o, secondo alcuni, cercando semplicemente di vivere la vita che, segregandosi in casa, non aveva avuto la possibilità di vivere!

I Mazzamurelli 

<<Che figata! Cioè poverina, non deve essere stato bello perdere una mano. Dovremmo provare a cercarla, una sera>> vorrei dirle che i fantasmi non esistono ma mi limito a sorridere ed annuire. 

<<Guardate che non c’è bisogno di andare così lontano per cercare qualche fantasma, eh…>>

Io e mia sorella ci guardiamo – io non ho fiatato e quella vocina è troppa graziosa e dolce per essere la sua-.

Immaginate la donna più spensierata che esista, quel tipo di signora che ogni mattina, con tutta tranquillità , prima ancora di dirigersi al mercato, scende al bar per fare colazione – la solita colazione-. 

Ci fissa divertita, con gli occhiali leggermente calati sul naso. 

<<Sapete, si dice che anche Trastevere sia infestata da spiriti della casa, burloni e dispettosi. Sono i Mazzamurelli.>>

Inizia così il suo racconto.

Il famoso quartiere romano, dopo che la tarda notte ha dissolto il flusso dei turisti, si fa silenzioso e spettrale. 

Misteriose presenze si aggirano per i vicoletti: piccoli uomini vestiti da chierico, con uno zucchetto rosso sulla testa e scarpe dove brillano fibbie d’argento. 

Esserini capaci di trasformarsi per non farsi scoprire. 

I mazzamurelli possono addirittura prendere forma di serpenti, di vecchietti con la parrucca, oppure di attraenti giovani capaci di riempirvi di grandi ricchezze, pur di riaverlo indietro. 

<<Il Mazzamurello trasteverino però, ha un debole per le ragazze belle e modeste. Quando le incontra le protegge e invia loro molti regali misteriosi>>

Sono spiriti della casa e ciò significa che nelle abitazioni manifestano la loro presenza battendo sui muri e producendo tanti rumori.

Possono essere indicatori della vicinanza di un tesoro, forieri di disgrazia oppure “postini” che inviano messaggi da parte dei defunti. 

Dovete sapere che nell’antico rione c’è anche un vicoletto dedicato a questi spiritelli: Vicolo di MazzaMurelli, che collega Viale Trastevere con Via di San Gallicano. 

Nel Cinquecento si diffuse la notizia che una casa del vicolo fosse infestata da questi spiriti e così la gente preferì evitare di passarci. 

La leggenda, tramandata oralmente, venne alimentata qualche secolo dopo, nell’Ottocento, quando un uomo poco raccomandabile, che si spacciava per mago, si trasferì in quella casa infestata. 

Il palazzo venne abbattuto alla fine dello stesso secolo per la costruzione di Viale Trastevere e ad oggi, resta soloquel corto vicoletto dei Mazzamurelli. 

Senza darci tempo per ribattere, l’anziana si alza lentamente dalla sedia, rivolgedoci un debole sorriso. 

Vorrei dirle di fermarsi, di raccontarci altre storie, ma la vedo cominciare ad incamminarsi frettolosamente, trascinando dietro di se il carrello ancora vuoto. 

Beh, che dire? Chi lo avrebbe mai detto? 

Trastevere infestata da spiritelli burloni che si divertono a confondere il malcapitato che si aggira nel loro territorio! 

Rivolgo, divertita, il mio sguardo a mia sorella: <<Ci tocca stare attente a dove giriamo. Non sia mai che finiamo per incontrare uno di questi…Cosi!

Ora si spiegano tutte le cose strane che capita, troppo spesso, di vedere per le viuzze del rione, e soprattutto ecco perché il popolino trasteverino è sempre così energetico ed entusiasta…c’è lo zampino dei Mazzamurelli!

Con questi spiritelli in giro, si deve sempre prestare attenzione. 

O, se siete così coraggiosi, lasciate ogni speranza voi che siete pronti ad avventurarvi tra i vicoletti della tanto bella quanto spettrale Trastevere!

 

SCRITTO DA: ZAHRA 4F