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YCGames: Fran nel paese delle meraviglie

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “It’s Playtime”- Mob Games

Dopo un attento rewatch di Alice nel Paese delle Meraviglie, noi del YCB ci siamo ricordati di un videogioco molto simile, dagli aspetti, tuttavia, più macabri: il titolo in questione si chiama Fran Bow.

Sottosopra

Ph. Credits @killmondaygames, Instagram Official Page

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Se mettiamo insieme una bambina con forti problemi psichiatrici, un pizzico di magia e alcuni personaggi folli ottieniamo Fran Bow. Nel gioco, andremo ad impersonare questa bambina di nome Fran, che si è risvegliata in un manicomio dopo che i suoi genitori sono stati uccisi in condizioni misteriose. L’obiettivo primario sarà, per l’appunto, uscire da quel posto orribile, e scoprire di più riguardo alla morte dei suoi. Più andrà avanti la storia, però, e più le cose si faranno strane, arrivando a un punto in cui non riusciremo a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

Pillola rossa o pillola rossa

Ph. Credits @killmondaygames, Instagram Official Page

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Dopo aver parlato della tramaanche se quello che vi abbiamo raccontato è solo la punta dell’iceberg –, passiamo alle meccaniche di gioco. Fran Bow è un titolo 2D, dove la trama sarà accostata alla continua risoluzione di puzzle. A rendere, tuttavia, i rompicapi così variegati, è un oggetto alquanto interessante: le pillole rosse. Infatti, la piccola Fran è  dotata di una spropositata dose di queste pasticche che, invece di fungere da calmanti, le danno una visione macabra e grottesca dell’ambiente circostante – una gita dal macellaio, insomma –. È proprio questo dualismo tra il mondo incubo e il mondo reale a creare nuove prospettive per la risoluzione dei puzzle. –Attenzione però perché ogni volta che userete le pillole, il gioco si prenderà un pezzo della vostra sanità mentale-.

Ph. Credits @killmondaygames, Instagram Official Page

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Angosciante o non, noi ve lo consigliamo. Dopotutto dietro il look horror e le ambientazioni macabre, si cela un messaggio ben più grande. “Qual è?” vi starete chiedendo: prendete il gioco è scopritelo.

Scritto da: Francesco Apruzzesi