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Tiktoktac: labirinto di trame

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Formula” – Labrinth 

Quando leggiamo ci immergiamo in un mondo nuovo e, improvvisamente, tutto ciò che ci circonda sparisce per far spazio ai personaggi e alle loro storie. Vi è mai capitato, però, di entrare a farne parte? Ci sono dei libri, un po’ diversi dal solito, in cui il lettore non solo diventa parte della storia, ma ne è il collante

Tristram Shandy 

Quello dei libri interattivi sembra un concetto innovativo, ma vi stupirà scoprire che i primi esempi sono del Settecento, in particolare lo è la serie di romanzi Tristram Shandy, di Laurence Sterne. Il protagonista ne porta il nome – letteralmente Tristram Confuso, da un dialetto dello Yorkshire – mentre la trama gira attorno alla sua famiglia, trattata con ironia e le cui storie sono commentate dal Confuso stesso. Il genio di Sterne sta nello stravolgere le solite strutture narrative per crearne di completamente nuove: pagine tutte bianche, capitoli composti da una riga, richiami continui al lettore e, spesso, commenti sulla propria tecnica di scrittura; il tutto accompagnato da dialoghi e racconti apparentemente inutili e, addirittura, sgradevoli.

Libri

Ph. Credits @The Public Domain Review su flickr.com

Il romanzo sperimentale 

Facciamo un salto verso la fine dell’Ottocento con un libro che vi basterà sentir nominare per capire che non si tratta del solito classico: Il romanzo sperimentale, di Émile Zola. Più che un romanzo, in realtà, si tratta di un esperimento, appunto, in cui l’autore si pone in maniera oggettiva per mostrare al lettore cos’è veramente la società e il labirinto di persone che la compongono. Per questo, studia i comportamenti dei suoi membri come fosse in laboratorio, cercando di entrare nella loro testa e puntando la lente di ingrandimento sui “casi limite”, come prostitute o serial killer, per capire perché si comportano in un certo modo e da cosa sono spinti. 

labirinto

Ph. Credits @Ben Mathis Seibel su pixabay.com

Casa di foglie

Il nostro viaggio nel tempo si chiude nel 2000 con Casa di foglie, di Mark Danielewski. Non è solo un libro, ma un incrocio di lettere e manoscritti diversi, e leggerlo sarà come percorrere un labirinto che vi farà tornare indietro più volte per riavvolgere il filo della trama. Il protagonista è Johnny Truant, un giovane che va a vivere nell’appartamento di un anziano ceco, morto da poco. Johnny trova uno scritto dello stesso anziano su un documentario, The Navidson Record, sulla famiglia Navidson e sugli strani fenomeni che sono avvenuti nella loro casa. Mentre cerca di mettere insieme tutti i pezzi, i punti di vista si moltiplicano, e a ognuno viene assegnato un carattere diverso, le pagine si riempiono di note su note, che vanno a costituire storie a sé stanti, e la trama diventa sempre più intrecciata

Ph. Credits @LearningLark  su flickr.com 

Riuscirete a sciogliere il nodo? Leggendo queste storie – o esperimenti – vi lancerete in un’esperienza narrativa diversa, in cui non sarete i protagonisti, ma un tassello fondamentale per il libro.