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2024: i classici buoni propositi

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “L’anno che verrà” – Lucio Dalla

Il 2024 è arrivato e scommetto che, come ogni anno, si è riproposto il problema dei buoni propositi. Quando si avvicina il 1 gennaio, infatti, ci sentiamo tutti quasi in dovere di porci degli obiettivi per l’anno che stiamo per vivere. E i buoni propositi riguardano tutti gli ambiti: la scuola, il lavoro, la vita sentimentale, la nostra personalità e, in generale, la nostra felicità. Il denominatore comune di queste intenzioni, infatti, è sempre lo stesso: cercare di migliorare nei mesi che seguiranno. Allo stesso modo, però, ogni 31 dicembre ci ritroviamo delusi di ciò che non siamo riusciti a fare e non abbastanza soddisfatti per tutti quei fini che, anche se non ci facciamo caso, abbiamo portato a termine.Esistono, fortunatamente, dei trucchetti molto efficaci per far sì che la lista venga interamente spuntata. Ma la regola numero zero, che non va mai dimenticata, è che siamo umani, e che se facessimo tutto come vogliamo saremmo robot. Perciò, se tutto non va come previsto, niente drammi: l’anno prossimo andrà meglio!

Buoni propositi

Ph. Credits @Oleksandr Pidvalnyi su pixabay.com

Ad maiora

Il primo step per rispettare i nostri buoni propositi è partire da obiettivi piccoli, realistici, che non portino stravolgimenti nelle nostre vite, ma cambiamenti quasi impercettibili. Del resto, il mare è fatto di tante gocce. Un esempio per rendere più concreto questo suggerimento è quello del risparmio. Se vi siete prefissati di fare una vacanza costosa durante il 2024, non ponetevi la finalità poco realistica di non usare nemmeno un centesimo della paghetta dei primi mesi per avere subito il denaro sufficiente. Piuttosto, cercare di pensare a lungo termine è una valida soluzione. Se cominciate rinunciando alla merendina alle macchinette, prediligendo, magari, un buon panino fatto in casa, vedrete che noterete già la differenza. Ovviamente, partire dalle piccole cose significa aumentare la difficoltà con il tempo. Un po’ come nei videogiochi: finito un livello, si passa a quello successivo!

Tieni d’occhio 

Buoni propositi

Ph. Credits @congerdesign su pixabay.com

Un ottimo sistema per tracciare miglioramenti, peggioramenti e temporanei stop, è quello di scrivere. Avere un quadernino – o, se non siete boomer come me, un’applicazione – che vi permetta di tenere conto di tutti i progressi fatti è molto utile. Sapere che in un determinato periodo abbiamo ottenuto quel preciso risultato, non solo ci darà soddisfazione, ma sarà uno stimolo in più per concretizzare i buoni propositi successivi. Del resto, è lo stesso discorso per una corsa a ostacoli: una volta che hai saltato il primo, sai che ne hai uno in meno da superare, ma, soprattutto, se ce l’hai fatta a oltrepassarne uno, puoi fare lo stesso con gli altri!

Il premio meritato

Il premio, per quanto sembri di importanza trascurabile, è fondamentale. Può essere anche una piccola ricompensa, uno sfizio. Però, sarà capace di gratificarvi degli sforzi fatti, e soprattutto, anche durante lo sforzo stesso, sarete in grado di vedere un premio concreto, vero, che vi motiverà ancora di più. Perciò, non siate severi con voi stessi, datevi le giuste attenzioni e le giuste ricompense. Ma, soprattutto, non mortificatevi se qualcosa non va come previsto. La vita non è una tabella di marcia. La felicità non è spuntare una lista. L’importante è non scoraggiarsi e dare il massimo, e il risultato, a quel punto, passa in secondo piano!