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Coro a scuola: musica e libertà

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “In The Waiting Line” – Zero 7

Proprio qualche giorno fa, nelle nostre classi è venuto a fare visita il maestro Giuseppe Pecce, per parlarci di una novità molto stimolante: il progetto del coro della scuolaSono certa che molti appassionati, sentendo questa presentazione, avranno esultato, ma si tratta di un’iniziativa importante per tutti, che dà finalmente spazio al mezzo di comunicazione più universale: la musicaCosì, non abbiamo potuto lasciarci scappare l’occasione di parlare sia con la docente che si è occupata di portare il progetto a scuola, la professoressa Laura Battistelli, sia con chi si occuperà in prima persona di questo neonato coro, cioè il maestro Giuseppe Pecce

Incontri inaspettati 

Coro

Ph. Credits @Laura Tascini su Voicebookradio.com

Per rompere un po’ il ghiaccio, abbiamo subito dovuto chiedere da dove fosse scaturita l’idea così originaleLa professoressa Battistelli ha spiegato che il tutto è nato da una decisione collegiale, in cui è stata partorita questa iniziativa, ma, chiaramente, serviva qualcuno che la portasse avanti materialmente. L’incontro con il maestro è stato necessario per sviluppare e rendere concreta questa proposta. 

“In collegio abbiamo pensato che avrebbe potuto essere un’esperienza utile, bella, motivante per tutti e un’occasione per stabilire rapporti diversi tra insegnanti e ragazzi […]. Fondamentale per questo era trovare un maestro capace di intendere questa esperienza di crescita della persona, delle relazioni dentro la cornice bella della musica .” – Laura Battistelli

E così, da qui, è nato tutto. 

Questione di voce

Il maestro, naturalmente, è stato entusiasta nell’accogliere una proposta del genere. 

“L’Italia, in questo momento storico, ha molti problemi, perché c’è poco spazio per la voce, per far sentire le proprie ragioni in un modo corretto ed efficace.” – Giuseppe Pecce

Ed è proprio a questo punto che arriva la musica in nostro soccorso. Il coro ci serve da strumento per ascoltare e riflettere, ma, soprattutto, per comunicare in maniera funzionale il messaggio che vogliamo far arrivare. 

“Nel coro non c’è chi ha ragione, c’è un obiettivo comune, che è la costruzione di bellezza e di arte.” – Giuseppe Pecce

E quale posto migliore, se non un liceo? 

La bellezza di questo progetto è la possibilità di far sentire la nostra voce, in modo rispettoso e sano. Abbiamo finalmente l’occasione di farci ascoltare, più che farci sentire, perché l’arte, e la musica in particolare, sono i mezzi di comunicazione più potenti che esistano.

Per Tutti i Gusti

Ovviamente, una delle prime domande che ci siamo posti riguarda quello che effettivamente si farà nel coro. Cantare piace a molte persone, ma non tutti i generi sono condivisi, soprattutto nei gruppi più grandi. 

Io non so cosa faremo. Ho rinunciato a partire da un’idea precisa di canzoni e genere da affrontare: credo sia meglio formare il repertorio basandosi sui ragazzi presenti e su quello che vogliono fare.”-Giuseppe Pecce

Per questo, il coro che Giuseppe Pecce vuole formare è veramente aperto a tutti: accoglierà qualsiasi richiesta che sia fattibile e condivisa dalla maggior parte degli studentiIl coro ha lo scopo di creare un corpo unico di persone che si supportano a vicenda, formando amicizie e legami che possono aiutare a superare problemi interni ed esterni alla scuola.

Noi staremo insieme affrontando le lezioni in base a quello che saranno le esigenze dei partecipanti, affrontando, tramite il canto, temi importanti come, per esempio, l’uguaglianza di genere.”- Giuseppe Pecce

La musica di questo coro sarà fatta per rispettare tutti, non sovrastando nessuno e dando a ognuno la sicurezza che serve per sbloccare le proprie capacità.

Musica Insieme

Sarà un’esperienza fatta con voi, per voi e su di voi, insieme. Questo lo so di sicuro.”-Giuseppe Pecce

Ph. Credits @Laura Tascini su Voicebookradio.com

Oltre all’esperienza, il corso darà ore di PCTO agli studenti che ne hanno bisogno. Il progetto si svolgerà due ore a settimana in succursale, il giovedì dalle 15 alle 17, ed inizierà da questa. 

È un’esperienza aperta a tutti, che non ha limiti d’età o di scopi, basta solo voler cantare insieme e voler fare parte di un gruppo come questo per esserne all’altezza.

Scritto da: Benedetta Bini e Morgana Stefanutti