Estate curiosa
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Estate” – Jovanotti
È arrivato – già da un po’, ormai – il periodo dell’anno che molti di noi preferiscono. Estate. La parola stessa trasmette un grande senso di leggerezza. Del resto, risveglia tutti i bei ricordi degli anni passati legati a questa stagione. Mare, feste, musica, montagna, viaggi, allegria… queste sono solo alcune parole che si collegano bene. Eppure, per quanto sembri assurdo, anche l’estate ha i suoi segreti. Probabilmente, senza farci caso, quasi tutti noi ci siamo posti delle domande che la riguardano, magari osservando dal finestrino in macchina o mentre prendevamo il sole in spiaggia. E la pigrizia che – innegabilmente – ci affligge durante questa stagione ci ha impedito di soddisfare la nostra curiosità. Ma, non temete, oggi i vostri dubbi potranno finalmente risolversi!
Pigrizia d’estate
Ecco, tornando al discorso di prima, io credevo di essere l’unica che quando torna dal mare è distrutta; invece ho sorprendentemente scoperto che non è così!
I motivi per cui questo accade sono vari: primo tra tutti, il caldo. “E fin qui ci arrivavamo tutti…”, potrete giustamente dire. Mi spiego meglio: con il caldo, i vasi sanguigni si dilatano e a ciò si affianca l’abbassamento della pressione arteriosa. Questa magnifica combo crea, già di per sé, spossatezza, ma, come se non bastasse, si aggiunge la disidratazione, dovuta chiaramente alla maggiore sudorazione. E, infine, ad aggiungersi a questo pacchetto, già pieno, c’è lo iodio, elemento chimico molto presente al mare, che stimola il nostro metabolismo, dandoci una sensazione di fame e stanchezza. Si è svelato, quindi, anche un altro arcano: ecco perché in estate dopo una giornata al mare svuoterei il frigorifero! Quindi, visti quali sono i problemi, come si può trovare una soluzione?
Per chi ne soffre i consigli sono molto semplici: bere tanti liquidi, nutrirsi in maniera equilibrata ed evitare di esporsi al sole nelle ore più calde del giorno. Per quanto possano sembrare banale, queste cose ci aiuteranno a non sentire troppo questa fantomatica spossatezza da mare.
Blu dipinto di blu
Bene, ora viene a galla – letteralmente – uno dei dubbi più grandi che l’umanità abbia mai conosciuto. L’acqua è trasparente, e questo è un dato di fatto valido e condiviso. Eppure, il mare è blu. Non so se la mia infanzia sia stata messa in crisi più da questo o dal “perché esistono le zanzare?”.
Allora, cercherò di spiegarlo in maniera molto potabile: il mare riflette le onde luminose emesse dal sole, che vengono assorbite dall’acqua, alcune più velocemente di altre. I colori, così, cominciano a dissolversi: per primi rosso e giallo, poi verde e viola. Invece il blu resiste, perché ha una maggiore capacità di penetrazione. Ecco spiegato il mistero: alla fine, in un modo o in un altro, la luce c’entra sempre!
Conchiglie all’orecchio
Mi dispiace comunicarvelo così, ma la nostra infanzia è una bugia: quello che sentiamo quando avviciniamo la conchiglia all’orecchio non è mare, ma vento. So che siete sconvolti, ho provato lo stesso scoprendolo. Infatti, il vento si insinua tra la conchiglia e il nostro orecchio e crea un’eco che ricorda le onde. Ma se vi mettete una mano a conca otterrete lo stesso effetto.
Sono certa che ora che lo sappiamo la nostra vita non sarà la stessa, ma anche ad intuito potevamo arrivarci che non era scientificamente possibile che si trattasse di mare, anche se, evidentemente, volevamo rimanere bambini ancora un po’…Insomma, l’estate custodisce in sé innumerevoli misteri, ma oggi qualcuno è stato scoperchiato. Non ci resta che goderci questa stagione senza pensarci troppo e rendendola più unica delle altre!
Scritto da: Benedetta Bini