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Sottobanco: Dalla A alla Benny

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “100 Letters” – Halsey

Scrivere: formare e mettere insieme i caratteri dell’Alfabeto secondo le regole comuni, per esprimere i concetti dell’animo

I dizionari sanno essere particolarmente tristi: ma se ne avessi trovato uno appassionante quanto un romanzo?

Pizza e fichi

La nostra Benny, quando non è impegnata ad essere dolcissima mentre nuota; mentre si occupa dei bambini del centro estivo e mentre partecipa alle riunioni di redazione, scrive e si dedica ad un grande progetto: il suo primo romanzo intero.

“Avevo scritto un racconto per un contest, qualche tempo fa; adesso sto lavorando ad un romanzo: essere scrittrice è il mio sogno nel cassetto.”
-Benny

Mi dice, sorseggiando tranquillamente un caffè latte, come se stesse parlando di pizza e fichi

E mentre cerco di metabolizzare il fatto che una ragazza di terzo stia effettivamente scrivendo un libro, chiedo:

Ma mi posso impicciare o per scaramanzia non diciamo niente? Di che cosa parla il tuo romanzo?

“Allora: è una storia adolescenziale. Non vera, ma plausibile; è una specie di diario, si alterna a delle lettere…”
-Benny

Ci vuole dedizione, pazienza e soprattutto maturità per fare una cosa del genere: Benny ha le idee molto chiare. Il che ci porta al suo personale dizionario, pieno di definizioni che trasudano passione e saggezza da ogni particella di inchiostro.

Scrivere: libertà e ordine

Benny definisce la scrittura come un connubio perfetto di libertà e ordine: se da una parte scrivere è liberarsi e mettersi a nudo, dall’altra significa capire le emozioni, imparare a gestirle ed a “ordinarle”.

“Non intendo certo limitarle, le emozioni: semplicemente capirle, studiarle, vederle da vicino.”
-Benny

Il che l’ha aiutata – e l’aiuta ancora – a prendere tutto con un pizzico di filosofia in più.

Determinazione: c’è sempre tempo per correggere

Scrivere, però, significa anche, come direbbe Oscar Wilde, passare l’intera mattinata ad aggiungere solo una virgola per poi toglierla poche ore dopo. Da scrittori si è sempre indecisi e insoddisfatti.

A Benny è capitato anche di peggio: se è solo una virgola ad essere fuori posto non importa, ma come aggiustare un’intera storia, che nel sogno della scorsa notte funzionava, ma sulla carta non rende proprio?

“Però credo che certi errori arrivino solo perché si pensa troppo. Buttati, di getto, e poi ci pensi: c’è sempre spazio per correggere.”
-Benny

La determinazione nel correggere è la parola chiave. Che poi, anche sbagliare serve: è vero sempre, ma mai quanto nella sua ultima definizione.

Vivere: buttati, che è morbido

Non è sempre morbido, ma proprio per questo, Benny si butta a capofitto in tutto quello che trova entusiasmante: non ci si arrende mai al primo ostacolo

L’importante è provarci sempre, senza la presunzione di credere di star facendo la decisione giusta ogni volta. Sbagliare serve per fermarsi, respirare, ricaricare la carta e, se necessario, cambiare proprio storia. 

E con queste premesse: leggerei davvero anche un dizionario scritto da lei

Scritto da: Alice 5D