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Assassinio sull’Orient Express: un libro che non ti scordi più

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Corsa sui tetti” – Ennio Morricone

Agatha Christie, la giallista per eccellenza, diceva sempre:

“Il momento migliore per pianificare un libro è mentre stai lavando i piatti!”.

Chissà se l’idea di Assassinio sullOrient Express le è venuta proprio mentre insaponava delle padelle…

In questo caso, credo che comincerò a lavare i piatti tutti i giorni pur di farmi venire in mente qualcosa del genere.

Più giallo che mai

Il notissimo investigatore Hercule Poirot, che ha appena risolto un caso ad Aleppo, si dirige verso Istanbul, deciso a prendersi una vacanza.

Viene, però, chiamato con urgenza da Londra e così è costretto a salire sull’ esatto, proprio quel treno che arriva da una parte all’altra del mondo. Tuttavia, non sa cosa lo attende.

Poverino, deve essersi sentito come noi studenti quando pensiamo di aver finito i compiti ma poi, aprendo il registro, vediamo che dobbiamo completare degli esercizi.

Un uomo di nome Ratchett, che il giorno precedente aveva chiesto la sua protezione, viene ucciso con dodici coltellate nel bel mezzo della notte, a bordo del treno.

Monsieur Bouc, direttore dei vagoni letto e amico di Poirot, lo prega di aiutarlo a trovare l’assassino e, dopo un po’ d’insistenza, riesce a convincerlo.

Da qui cominceranno analisi della scena del delitto, indizi, depistaggi, indagini… ma soprattutto una disperata ricerca di chi ha commesso il crimine.

Susseguirsi di emozioni

Leggere questo giallo si può definire un’esperienza unica.

È come se, appena cominciano a chiarirsi le idee, arriva un evento che sconvolge tutta l’ipotesi che avevi formulato.

D’improvviso sembra che finalmente tutto acquisti logica, altre volte, invece, pare che ogni cosa sia senza senso.

Sarà capace di suscitarvi ansia, irrequietezza e un’incredibile voglia di sapere qual è la soluzione a questo enigma.

Perché leggerlo?

Perché vi lascerà con il fiato sospeso fino all’ultimo, vi farà venire voglia di continuare a sfogliare le pagine finché non avrete capito cos’è realmente successo quella notte su quel treno.

Ma, soprattutto, sarà il finale a stupirvi più di tutto il resto.

Un messaggio importante

L’insegnamento più grande che dà questo libro è che, anche se spesso tutto sembra illogico e totalmente scollegato, c’è sempre un filo conduttore che lega gli eventi.

E per scoprirlo è necessario scavare nel passato, nella storia e nella vita dei personaggi, perché ciascuno cela segreti, sofferenze e battaglie interne, anche se non lo si dà a vedere.

Proprio come accade in questo libro: l’omicidio, le persone apparentemente insospettabili presenti sul treno, le storie e gli intrecci dietro ad esse.

Sembra tutto un groviglio senza né capo né coda.

Ma quando si trova l’inizio del filo, allora diventa più semplice scioglierlo.

Scritto da: Benedetta Bini