lorem ipsum blabla bla

Il libro dei rimpianti

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Oh My God”- Adele

Pensate di essere sul punto di morire, sdraiati a terra con la vista annebbiata, avete commesso un’azione  irrimediabile, il suicidio.

Inaspettatamente, accade qualcosa di magico: vi ritrovate catapultati in un luogo sconosciuto, mai visto.

E se tra la vita e la morte ci fosse una stanza?

La biblioteca di mezzanotte, un luogo infinito, stracolmo di libri, ognuno dei quali racconta della vostra vita, anzi, delle vostre vite.

Perché chiunque vive migliaia di vite, diverse tra loro a causa di una banale scelta.

Un po’ come il film di “Black Mirror” su Netflix, dove sei tu a decidere le azioni del protagonista, ed anche la scelta di una scatola di cereali diversa, può portare alla creazione di centinaia di finali.

E questo è quello che apprende Nora, la protagonista del libro “la biblioteca di mezzanotte”, capendo che, anche solo prendere un caffè al mattino, può cambiarti la vita.

Il romanzo ci accompagna nel viaggio di una donna delusa da tutto e tutti, attraverso le sue vite, ma soprattutto attraverso ciò che sarebbe potuta diventare.

Una rockstar, una glaciologa, una mamma, una scrittrice, una moglie, una parrucchiera e perfino una campionessa olimpionica di nuoto, insomma una donna diversa, felice

Ma per arrivare alla felicità bisogna affrontare il temuto libro dei rimpianti, la raccolta di tutte quelle scelte che non abbiamo mai preso e che ci portiamo dietro come un masso pesante.

Il libro di Nora, aveva migliaia di pagine, perfino più lungo della Divina Commedia. Del resto, la vita della protagonista è stata caratterizzata solo da rimpianti, che con il tempo, l’hanno portata alla depressione e poi al suicidio.

Chi non ha dei rimpianti?

Quante volte abbiamo pensato a come sarebbe potuta essere la nostra vita se non avessimo indossato quel vestito o se avessimo deciso di frequentare un altro liceo?

Per fare la differenza, dobbiamo affrontare questi rimpianti, cercare di ridurre quel masso legato alla caviglia, in uno di quei piccoli sassolini che si intrufolano nelle scarpe. Fastidiosi, ma sopportabili.

“È il rimpianto che ci fa avvizzire e rinsecchire e appassire e ci fa sentire come il peggior nemico di noi stessi e degli altri.”
(Matt Haig, autore di “La biblioteca di mezzanotte”)

Solo quando avremo sconfitto il rimpianto, riusciremo ad accettare noi stessi, ma soprattutto la nostra vita

Capiremo allora che non è necessario sperimentare tutte le vite possibili per trovare la felicità, poiché quest’ultima risiede all’interno di noi, solo che a volte è offuscata dal rimpianto.

 

SCRITTO DA: SOPHIA 3B