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Francesco Aprea: lavorare con il sorriso

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “A-O-K” – Tai Verdes

Lo sapevate che dall’ufficio della presidenza si può accedere a uno spettacolare terrazzo panoramico? 

Io l’ho scoperto in occasione di una chiacchierata con il professor Aprea, cosa molto rara, visti i suoi numerosi impegni

Infatti, non è solo un docente, per il Kennedy, ma anche vicepreside. Tra i suoi tanti compiti c’è quello di stabilire l’orario,  insieme all’altro vicepreside Di Sabato; di offrire supporto alla dirigente scolastica, che, come mi ha detto lui stesso, non può essere dappertutto; di coordinare l’organizzazione generale e le sostituzioni del personale.

Sostituzioni

Questo compito rappresenta gran parte del lavoro e se ne occupano anche Gaetano Di Sabato e Lidia Cangemi stessa, per la parte meno tecnica. 

Chi non si è mai lamentato per una sostituzione messa troppo tardi – anche se, in realtà, era stata solo letta troppo tardi – ? Occuparsene, però, non è semplice come sembra.

“Quando non avete un insegnante perché si è ammalato, ci avverte, purtroppo, la sera o la mattina stessa (magari uno è stato male di notte) e noi dobbiamo cercare di sostituire o far uscire prima le classi… Insomma, è un lavoro molto tecnico.” (Francesco Aprea)

In effetti, chi meglio di un docente di matematica e fisica per un compito del genere? Nessuno poteva essere più adatto.

Ora sapete chi è che si occupa di inserire tutte le fatidiche entrate, uscite e tutte le altre categorie che vedete su Oggi@Kennedy

Offerte culturali esterne

Francesco Aprea si occupa anche di gestire le offerte culturali esterne. Ovvero, come mi ha detto lo stesso professore:

“Si tratta di avere contatti con teatri, organizzazioni esterne, mostre… e di proporle ai docenti per, eventualmente, se vengono ritenute interessanti, fare un’uscita didattica, una gita. Facciamo in modo di mettere in contatto la scuola con l’esterno.” (Francesco Aprea)

A questo punto, posso dire che Francesco Aprea è la riconferma che gli stereotipi non esistono – dai, chi mai se lo sarebbe aspettato che un matematico e fisico si occupasse dei contatti con l’esterno? -.

Per curiosità ho voluto chiedergli quale fosse stato il progetto più interessante.

“Una bella cosa, che non siamo ancora riusciti a fare per colpa del Covid, è quella del teatro dell’opera. Io spero per i prossimi anni, perché ci permettono, in numero limitato purtroppo, di andare ad assistere alle prove generali. Quindi, in realtà lo spettacolo praticamente pronto. Al di là di tutto, è proprio bello artisticamente.”
(Francesco Aprea)

Mi dispiace che non abbiate potuto ascoltare con me, perché, dalle sue parole, traspare tutta la passione per il lavoro che fa e l’interesse che prova per il progetto di cui si occupa.

E invece, l’offerta culturale più recente per cui ha lavorato?

“La mostra Ti con zero, i tre percorsi fra scienza e arte che hanno fatto al Palazzo delle Esposizioni.”
(Francesco Aprea)

Come mi ha spiegato, anche stavolta il progetto è saltato a causa del Covid.

“Abbiamo provato per tre volte, avevamo la guida, tutto quanto… Purtroppo, poi, le classi coinvolte sono state sempre decimate dal Covid e messe in quarantena. Quindi, non siamo riusciti ad andare.”
(Francesco Aprea)

Vicepresidenza

Come si entra a far parte del team di presidenza? 

L’ho chiesto al diretto interessato: è stato scelto dalla dirigente scolastica e per lui è stata la prima esperienza.

“È l’ottavo anno questo al Kennedy. Ho iniziato al primo anno come insegnante, era arrivata da poco anche la preside. Poi siamo stati scelti, inizialmente, io e la professoressa Nale, da lì abbiamo cominciato a collaborare e dura ancora. Io non mi sarei scelto, probabilmente. Però, insomma, poi è andata bene.”
(Francesco Aprea)

Come avrete ormai capito, il vicepreside si occupa di tantissime cose.

Ma come fa? 

“È difficile e richiede tempo, questo assolutamente si. Però va fatto, perché, poi, ci si rende conto che la scuola non funzionerebbe senza l’organizzazione. Sembra noiosa, ma, poi, in realtà diventa fondamentale. Quindi sì, lo faccio un po’ per passione.”
(Francesco Aprea)

Così mi dice il professore con una risata, a conferma del fatto che deve fare tante cose, ma queste lo appagano e lo rendono felice, perché gli piacciono.

È questo, quindi, il trucco? Io non sono nessuno per dirlo, ma penso proprio di si. Cimentati in tante cose diverse, scegli ciò che ti ispira di più e trova quello che ti piace fare. Solo in questo modo potrai rendere il tuo lavoro più leggero e, chissà, magari riesci pure a divertirti un po’. 

 

SCRITTO DA: MARGHERITA 4D