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L’attesa è finalmente finita! Giovedi mattina, in contemporanea con gli Stati Uniti, è uscito il nuovo film della Dc Comics Zack Snyder’s Justice League. E sarà trasmesso di nuovo su Sky Cinema 1 proprio questa sera. Una pellicola che era attesissima da tutti i fan dei supereroi, dopo il pesante flop di Justice League, uscito nel 2017. Beh che dire, la nostra fame per un super film è stata ampiamente saziata.
Quattro ore di film che sembrano durare un attimo, nonostante alcuni difetti e scivoloni, portandoci addirittura a volerne ancora sul finale. I timori di un secondo flop c’erano, questo va detto. Zack Snyder, però, questa volta è riuscito nell’impresa, tirando fuori un vero e proprio capolavoro.
Cari lettori se non avete ancora visto il film è arrivato il momento per voi di interrompere la lettura. Da questo punto in poi inizia l’allerta spoiler.
Il film segue, a grandi linee, l’andatura del vecchio. Superman è stato ucciso, la Terra sta per essere invasa da una grande minaccia e Bruce Wayne, alias Batman, parte alla ricerca dei metaumani. Il reclutamento, come è facile immaginare, è tutt’altro che semplice, ma nel frattempo le Scatole Madri si sono risvegliate, richiamando dall’universo una minaccia aliena. Questa minaccia è Steppenwolf che, insieme al suo esercito di parademoni, vuole recuperare tutti i magici oggetti e mettere fine all’esistenza umana. L’unica possibilità per fermarlo è quella di ricostruire la Justice League e far tornare in vita Superman.
All’interno del film, però, i sei personaggi (Batman, Wonder Woman, Acquaman, Flash, Cyborg e Superman) sono mossi da motivazioni diverse tra loro. Le prime due ore del film sono dedicate proprio a questa fase, dando maggior peso al legame spettatore-supereroe. Conoscendo meglio le loro storie e le motivazioni per cui sono mossi a combattere, si crea un esperienza emotiva maggiore. Abbiamo la possibilità di sapere di più dei singoli personaggi, con Flash e Cyborg che vengono valorizzati maggiormente. Basti pensare come Cyborg, che nella versione del 2017 era il personaggio più sacrificato, oggi sia il cuore pulsante del film.
Zack Snyder, con questa nuova versione della Justice League, è riuscito a creare una coesione impeccabile tra le sei storie dei supereroi e il film vero e proprio. Il risultato sono quattro ore di pellicola scorrevoli, riuscendo a mantenere alta l’attenzione sempre e sperando che non finisca mai.
Se dobbiamo essere precisi, però, qualche imperfezione c’è stata. Sarebbe stato impensabile il contrario in quattro ore di film, d’altronde. Una pecca è stata lasciare un epilogo troppo aperto ad un sequel che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quel senso di vuoto che non potrà essere colmato lascia l’amaro in bocca. Anche la presenza di Joker risulta molto fine a se stesso, in una conversazione tra lui e Batman che non aggiunge nulla.
Possiamo tranquillamente dire che Zack Snyder ha avuto la sua “rivincita”. Il Justice League del 2017, iniziato da lui ma terminato da Joss Whedon, non era un film che gli apparteneva. Questa nuova versione, invece, gli ha reso pienamente onore.
Written by: Giorgio Mastrogiacomo
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