Durante la lettura si coniglia l’ascolto dell’album: “(What’s The Story) Morning Glory – Oasis”
Il 14 gennaio 1996 l’album (What’s The Story) Morning Glory degli Oasis raggiungeva la prima posizione nella classifica del Regno Unito.
Pubblicato il 2 ottobre 1995, nella prima settimana vendette 346.000 copie. Era destinato a diventare il terzo album della storia inglese e l’album più significativo del Britpop.
Il successo clamoroso fu dovuto anche l’esposizione mediatica fornita dalla disputa che correva con i Blur, che prese il nome di The Battle of Britpop. I numeri parlavano chiaro: se nella lotta alla vendita dei singoli con Roll With it gli Oasis avevano perso, nella classifiche (What’s The Story) Morning Glory rimase 145 settimane, guadagnando 14 dischi di platino.
Il disco sembra una risposta al primo, Definitely Maybe. “Tutto il primo album parla di scappare”, racconta Noel in un’intervista a Rolling Stone del 1996. “Parla di andare via dalla vita schifosamente noiosa di Manchester. Il primo album parla del sogno di diventare una pop star. Il secondo, invece, parla di com’è essere una pop star.”
Eppure parlare di risposte sembra proprio per questo album un vicolo cieco. Il vago è il filo rosso che percorre l’album dalla copertina ai testi dei brani.
La copertina raffigura due persone sfocate che camminano per strada. Noel infatti amava ripetere che nella vita non ci sono sufficienti risposte, ma tante domande e lo stesso vale per i brani. Racconta:
Scrivo sempre prima di andare a dormire, niente parole solo la melodia, e se riesco a ricordarla al mattino significa che è buona.
Molte frasi sono sconnesse, criptiche e surreali e Noel risponde di non saperne spiegare il significato nemmeno lui. L’importante sembra il significato che dà ogni persona al momento dell’ascolto.
Don’t Look Back in Anger, l’egocentrica Champagne Supernova, ed infine Wonderwall, sono i brani rimasti nell’immaginario collettivo come simbolo della band, eppure è Some Might Say l’archetipo degli Oasis secondo Noel.
Di Wonderlwall, omaggio a George Harrison, Noel dichiara:
Al di fuori dell’Inghilterra è una delle canzoni per le quali siamo famosi, la cosa mi infastidisce molto. Perchè non è una fottuta canzone rock’n’roll. È piuttosto una dichiarazione di vulnerabilità. Quando le persone vengono a dirmi che è una delle più belle canzoni mai scritte, penso, ‘c***, hai sentito ‘Live Forever’?
Sul significato di Wonderwall la risposta c’è, ma sempre nel vago: “Un wonderwall può essere tutto”, a detta di Noel.
Nel 2014 l’album venne ripubblicato come triplo disco in occasione della campagna Chasing The Sun, What’s the Story.
Durante la lettura si consiglia l'ascolto del brano: "Call me - Blondie" Ci troviamo di fronte ad un punto di svolta nell'ambito della comunicazione, sempre più veloce, sempre più efficiente, sempre più "wireless": un team di studiosi della University of Bristol e della Technical University of Denmark sono stati in grado di trasportare un'informazione da un chip all'altro... senza avvalersi di alcun collegamento fisico o elettronico. Esatto, si parla di […]
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