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Arte

We are who we are, tra maschera ed identità

today26 Ottobre 2020

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Mystery of Love” – Sufjan Stevens

Regista, sceneggiatore e showrunner è Luca Guadagnino, artefice della serie tv “We are who we are”, uscita sulla piattaforma Sky il 9 ottobre.

Luca Guadagnino stabilisce fin da subito, attraverso il titolo, un significato puntuale e chiaro dello sceneggiato. Definito dalla produzione Sky, insieme ad altre case cinematografiche, una serie tv che prende la forma di un film sensuale, sublime ed epidermico lungo otto ore.

Il mondo adolescienziale in We are who we are

Protagonisti della serie sono questi adolescenti che annusano l’odore della libertà sessuale, oltre quella individuale. Sono alla ricerca di loro stessi, attraverso anche l’interazione sociale e viscerale con il prossimo. Non è la prima volta che Guadagnino affronta una tematica gigantesca come questa, ossia il mondo adolescenziale nelle sue varie sfaccettature.

Un argomento come questo non è difficile da affrontare se non si cade nei soliti cliché. Il segreto è di osservare il mondo adolescenziale e tramutarlo successivamente all’interno della scena, conclude di seguito”.

Luca Guadagnino

La linea pragmatica da seguire, ossia la direzione da prendere per esplicitare un tema del genere, è sottolineare l’arte comportamentale dei protagonisti, senza cadere nei soliti psicologismi.

Guadagnino da voce ad una moltitudine di soggetti che non vengono rappresentati solitamente nelle classiche serie tv. Citandolo possiamo dire che “nel cinema solitamente vengono esposti volti e non persone”. Ciò che identifica le rappresentazioni cinematografiche di Guadagnino, rispetto alle altre, è proprio questo: dare senso e significato all’individuo. Lo spettatore deve riconoscerlo, deve proiettarsi in esso. Nella sua natura, nella sua identità personale e sessuale. Il regista all’interno della serie tv, proprio come succede nel film Chiamami col tuo nome, ci conduce in un viaggio trascendente, simbiotico ed anche viscerale creando un filo logico tra lo spettatore e l’identificazione dei personaggi.

We are who we are

Il binomio tra Film Chiamami col tuo nome e Serie tv We are who we are

Il regista richiama un ego di adolescenti irrequieti, scalpitanti giovani che danzano sulle note della vita. L’anello che tiene, il filo di seta che lega i protagonisti è l’identità di genere, una ricerca che surfa sulle onde della ricerca individuale e sessuale. Un binomio che Luca Guadagnino evidenzia, come abbiamo già citato, sia nella serie tv che nel film canditato a quattro premi Oscar Chiamami col tuo nome.

Fraser, un giovane appassionato di musica e poesia, si trova spiazzato davanti alla vista di un uomo più grande, Jonathan, così come viene sconvolto dall’incontro con quella che diverrà la sua migliore amica Caitlin, insoddisfatta della sua vita, poiché nata in un corpo sbagliato. Accostamenti che possiamo trovare anche nel film. Elio, un ragazzo diciasettenne colto, con la passione per il pianoforte, si ritroverà nel vortice dell’imbarazzo e della passione carnale con Oliver, studente universitario impegnato col dottorato, con il padre di Elio che svolge il ruolo di docente universitario.

Il regista Guadagnino sottolinea che non si tratta di evidenziare tematiche gay o LGBT, ma sviscerare con gli occhi ciò che forma questi personaggi nel corso della serie tv, o nel film. Siamo chi siamo, paragonato in mezzi termini al film Chiamami col tuo nome, hanno il comune denominatore di non dare etichette o nomi a ciò che siano i personaggi come individui. Loro portano una maschera e non teatrale, che fa parte della loro persona. Di loro stessi. Chiamati al mondo per vivere un’intreccio di forme, colori, sapori e amori diversi tra loro, ma uguali per Nome ed Identità.

Written by: Francesca Aiello

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