Vladimir Putin si è esposto pubblicamente sul rap: secondo il presidente della Federazione Russa, il genere musicale dovrebbe essere controllato e non bannato completamente.
A San Pietroburgo il 15 Dicembre, durante un raduno con i consulenti culturali, il leader della nazione più estesa al mondo ha dichiarato:
Se è impossibile fermarlo, allora dobbiamo guidarlo e dirigerlo. il rap è basato su tre pilastri: sesso, droga e protesta e questo è un percorso verso il degrado della nazione. La propaganda della droga è peggio della blasfemia.
Le parole di Vladimir Putin hanno quindi un occhio di riguardo verso la nuova generazione, proprio perché ultimamente il rap in Russia sta crescendo notevolmente e la maggior parte degli ascoltatori sono giovani.
Queste dichiarazioni esprimono un forte dissenso verso il genere in questione, che è stato recentemente protagonista di feroci scontri. Uno dei più eclatanti riguarda l’arresto di Husky, personaggio pubblico che vanta più di 6 milioni di views su YouTube: il ragazzo è stato preso in custodia dalla polizia durante una performance a Krasnodar, nel sud della Russia.
Il 25 enne, conosciuto per i suoi testi fortemente critici nei confronti della corruzione e della brutalità della polizia, doveva esibirsi il 21 Novembre, ma è stato bloccato e arrestato prima dai pubblici ministeri, che hanno riconosciuto delle tracce di “estremismo” nelle sue canzoni.
Il problema, però, non si è posto solo ad Husky: il 30 novembre, il rapper Gone Fludd ha annunciato di dover cancellare due concerti per via della pressione di “ogni agenzia di polizia che si possa immaginare”, mentre il popolare artista Allj ha cancellato il suo spettacolo nella città artica di Yakutsk dopo aver ricevuto minacce di violenza.
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