Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Niente paura – Luciano Ligabue”
Ieri c’è stata una riunione virtuale del Consiglio dell’Unione Europea riguardo ai nuovi scenari aperti dall’emergenza Coronavirus nel settore dell’istruzione, tramite una videoconferenza tra i Ministri dell’Istruzione dei paesi membri. La Presidenza del Consiglio dell’ Unione Europea ha proposto di portare avanti il coordinamento fra i Paesi membri in quest’ambito.
Oltre all’Italia gli Stati che hanno chiuso scuole ed università sono, per ora: Francia, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Malta. In Germania, invece, per il momento solo due regioni hanno chiuso i luoghi d’istruzione. Purtroppo, però, chiuderanno a breve anche in molte altre nazioni europee.
Nonostante il paziente zero europeo, ossia la prima persona affetta da Coronavirus in Europa, sia stato in Germania, l’Italia è stata la prima in Europa a doversi confrontare con la pesante espansione del virus, ed è stata, dunque, la prima a doversi adattare all’ insegnamento telematico: la Ministra dell’istruzione Azzolina, infatti, durante la riunione ha mostrato i metodi di didattica alternativa utilizzati in questi giorni nel nostro paese (di cui abbiamo parlato in quest’ articolo: “La scuola ai tempi del virus” – voicebookradio.com).
Riportiamo dal sito del Miur alcune importanti parole pronunciate dalla Ministra:
Il ruolo del Ministero dell’Istruzione è quello di rendere disponibili una serie di strumenti che le scuole possono scegliere quali piattaforme per l’insegnamento a distanza, webinar di formazione e contenuti digitali.
La posta in gioco nelle prossime settimane non è solo la continuità dell’attività didattica, ma la preservazione delle relazioni umane, anche a distanza
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