Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Aggiungi un posto a tavola” – Johnny Dorelli
È arrivata anche a voi l’ondata di gelo proveniente dal palazzo presidenziale di Ankara?
Noi dagli studi di voicebookradio.com dobbiamo dire che un brividino lo abbiamo proprio sentito! D’altronde chiunque avrebbe accusato l’imbarazzo tremendo dell’episodio in questione, durante un vertice svoltosi tra il presidente turco Erdogan, Charles Michel e Ursula Von der Leyen, rispettivamente presidente (e presidentessa?! Li mettiamo entrambi perché intravediamo già la polemica far capolino) del Consiglio e della Commissione UE.
Una volta nel salotto deputato all’incontro, i due gentelmen si accomodano senza battere ciglio, peccato che le sedie predisposte siano solo due. La Von der Leyen resta in piedi – e di stucco – e non riesce a soffocare un dubbioso “Ehm??” che le muore costernato in gola.
L’hashtag #sofagate impazza sul web; c’è chi attribuisce l’accaduto ad una semplice svista organizzativa, chi ad una sorta di gioco di potere, e chi parla di “machismo protocollare”. Versione alla quale è difficile non strizzare l’occhio.
Sarà un caso che la Turchia fosse appena uscita dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne?
Fatto sta, che i memaroli (altro interessante neologismo, non credete?) di tutto il mondo si sono giustamente sbizzarriti, ma la questione è anche stata presa piuttosto seriamente. Polemiche e rivendicazioni femministe sono piovute da ogni dove, e il caso SofaGate è presto diventato spunto per rilanciare l’attenzione su annose e irrisolte questioni di machismo all’interno della Turchia.
Egregia Presidente Von der Leyen, in attesa dell’abbattimento del patriarcato, noi le lanciamo questo tristissimo suggerimento:
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