Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Domani – Articolo 31”
In questi ultimi mesi abbiamo trovato conforto e protezione nelle nostre case, viaggiando con la fantasia alla tanta agognata fase 2. Adesso, che in parte le attività stanno ripartendo, ci ritroviamo ad aver paura ad uscire di casa. Come mai?
Secondo lo psicologo Damiano
Rizzi, abbiamo il timore del contatto con la gente. Prima, relazionarsi con
il prossimo era una necessità, in questi tempi invece è divenuta una vera e
propria fobia, anzi, viene vista come una minaccia per la nostra salute. La paura di dover affrontare
una realtà diversa da quella conosciuta è da attribuire al trauma che ognuno di noi ha
vissuto. Damiano Rizzi, insieme ad un gruppo di psicologi, ha realizzato un
modello individuale di analisi, con il fine di risaltare l’unicità degli
individui. Lo psicologo sostiene che ciascuna persona, nel momento del bisogno,
attiva, seppur inconsciamente delle difese di auto protezione. Ad esempio,
nelle prime settimane di quarantena, alcuni individui si sono dati da fare per
tenersi mentalmente impegnati, altri invece hanno messo la propria vita in
pausa, aspettando tempi migliori, altri ancora hanno rifiutato la situazione di
emergenza allontanandosi dalla vita reale.
Riadattarsi alla vita sociale e al mondo esterno non sarà semplice, ma da sempre l’uomo affronta le sfide, questa è l’ennesima che ci farà crescere e chissà, magari anche maturare e comprendere appieno l’importanza della vita. Vi proponiamo di seguito alcuni consigli :
1.Preparati a riadattarti, non a ricominciare
La vita che ci attende all’esterno sarà diversa, dovremmo convivere con mascherine, guanti ma soprattutto alle distanze di sicurezza. Il primo step da affrontare è accettare il cambiamento esterno, in modo tale da riprendere la nostra vita, proprio dove l’abbiamo lasciata prima del lockdown.
2. Controlla le emozioni
Sentirsi sicuri non è uno stato attribuibile alla mera psiche ma anche al corpo. È fondamentale imparare a controllare le emozioni e di conseguenza a riadattarsi.
3.Sii fatalista
Uscendo di casa, riusciremo a ritrovare quella concezione fatalistica, che prima ci faceva affrontare viaggi e nuove esperienze, valutando con criterio i rischi cui eravamo soggetti.
Che
altro dire… #unitisenzapaure!
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