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Soudtrack da ascoltare durante la lettura: “Good Girl” – 5 Seconds Of Summer
Leggendo molti libri, capita di vedere dei parallelismi o delle dinamiche simili tra alcune storie ed è normale: dopotutto ci sono autori o elementi fiabeschi che influenzano la cultura generale; quindi è normale ritrovare un elemento comune in due autori dello stesso Paese, ad esempio.
Però – con me c’è sempre un però, ormai dovreste saperlo– ce ne sono alcune che, ormai, sono diventate talmente ripetitive e comuni da diventare clichè. Soprattutto nelle fan fiction, dove alcune scene sembrano fatte con lo stampino. Quindi, visto che sono io e io posso tutto –sto avendo un momento di delirio di onnipotenza. Non fateci caso-, ho deciso di fare una compilation delle trame o colpi di scena più palesi e comuni che si possono trovare. Sarà a puntate, perché la mano mi è sfuggita. C’è veramente tanto di cui parlare…
Perciò, visto che mi conoscete e sapete che io non posso –sto male fisicamente– scrivere di qualcosa senza dissacrarne anche l’anima, preparatevi al peggio.
Forse qualcuno ha già capito qual è la prima vittima, ma facciamo un attimo di chiarezza.
Dicesi “Sottone” una persona –generalmente adolescente– innamorata di qualcun altro senza il coraggio di fare il primo passo e che, quando la sua crush è in un raggio d’udito o vista –dipende da quale senso è più fine-, inizia a comportarsi in modo strano, finendo per sotterrarsi con scene imbarazzanti. Può anche venir non presə nemmeno in considerazione, ma continuerà, senza sosta, a morire dietro alla sopracitata crush.
Adesso che vi ho schiarito i dubbi, parliamo della Friends To Lovers. Impossibile nella vita vera perché, come ben sappiamo, la friendzone è un buco nero da cui è impossibile uscire.
Di cosa si tratta?
Se ancora non ci siete arrivati c’è la o il protagonista che hanno, ovviamente il migliore amicə del genere opposto al loro –amici dall’infanzia, in genere-. Per facilitarci la comprensione delle dinamiche chiameremo Protagonista P e l’Amicə S –se vi chiedete perché, leggete la definizione un po’ più sopra-.
Ovviamente S ha una crush disgustosamente zuccherosa per P da quando si sono conosciuti durante l’infanzia –aggiungerci storia di come S non aveva amici e poi P ha cambiato il modo in cui passava le giornate solitarie-, ovviamente, P non ha dei prosciutti sugli occhi, ma degli interi maiali e quindi non ha nemmeno il più vago sospetto dei sentimenti dell’altro personaggio.
Quindi P continua a parlare ad S delle sue conquiste e delle sue cotte o a fare quello che un protagonista fa in base alla trama, ed S, intanto, vorrebbe solo prendersi a coltellate il cuore, mentre supporta e sopporta P in tutte le stupidaggini che decide di fare.
E niente, poi succede qualcosa che mette in pericolo la vita di S, per salvare P generalmente –battaglia finale contro il cattivo di turno, incidente d’auto, crollo di un ponte…non lo so, decidete voi- e P entra in crisi perché si accorge di averlə sempre amatə e alla fine si mettono insieme.
Fine.
Allora, nella trama del Bad Boy, abbiamo: il ragazzaccio che veste rigorosamente di nero e borchiato e che, generalmente, sembra un incrocio strano tra un punk, un emo e un darkettone con una famiglia disfunzionale, che per comodità chiameremo D –in genere hanno sempre nomi tipo “Demon/Damon” o “Damian”, che dovrebbe, a quanto mi dicono dalla regia, dare l’effetto “bello e dannato”-; la ragazza acqua e sapone troppo dolce per essere vera e pericolosamente crocerossina, con una vena ribelle inespressa che permette di attirare l’attenzione di D e che fa parte dei “normali” della scuola, chiameremo R.
In principio c’era una scuola americana…ok, scherzi a parte, adesso passo alla ciccia.
R è una ragazza tranquilla, la classica persona della porta accanto, una persona comune e che ha una cotta stratosferica per il ragazzo popolare della scuola. E, con la migliore amica passa le giornate tranquille, cercando di ignorare e di tenersi lontana dalle “brutte compagnie”, ovvero D e gang.
Ovviamente succede un colpo di scena per cui D ed R si ritrova a dover passare del tempo insieme -inserite il clichè che preferite-, quindi D inizia a comportarsi male ed è scontroso di default. Cerca di farsi odiare il più possibile. R non si fa mettere i piedi in testa e risponde a tono, sfogando la vena repressa da cattiva ragazza. Perché, come dice la canzone:
“Forget what you thought
‘Cause good girls are bad girls that haven’t been caught”
– Good Girls, 5 Seconds Of Summer
Ciò fa scattare una serie di flirt composti da insulti e battibecchi più o meno aggressivi in cui R capisce che D non è in realtà degno della sua fama di avanzo di galera. Ovviamente entrambi si innamorano e lo negano e nascono incomprensioni dovute ad una comunicazione vocale peggiore di quella nei film muti degli anni ’20. Alla fine si chiariscono a causa di un incidente –ripescate le opzioni della trama precedente- e tutto è bene quel che finisce bene.
L’articolo sta risultando molto più lungo di ciò che credevo, quindi la regia mi sta dicendo di chiudere qui per oggi. Comunque non disperate: ho una lista chilometrica intitolata “Trame e colpi di scena da dissacrare“. Fatemi sapere se avete delle preferenze da “insultare” prima!
Written by: Aurora Vendittelli
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