È risaputo: sin dall’alba dei tempi è guerra aperta tra “guardie” e “ladri”, tra i criminali e chi invece mantiene l’ordine. Nell’era informatica ovviamente la dinamica non cambia, con gli hacker (gli esperti informatici) che si sono divisi tra “crackers”, ovvero criminali, e i cosiddetti “watch dogs”, cioè coloro che utilizzano le loro competenze per contrastare gli illeciti cibernetici.
In questo panorama, ogni struttura informatica è attaccabile: dai conti bancari ai profili social, fino a tutti gli strumenti di domotica. Quindi tutti sono corsi ai ripari per rendere i propri sistemi i più sicuri possibili; o almeno quasi tutti, perché a quanto pare AirFrance, KLM, Vueling e Air Europa non hanno curato abbastanza la sicurezza del loro sistema di vendite online di biglietti, lasciandoli alla mercé dei malintenzionati.
Si è scoperto che i sistemi della loro biglietteria elettronica hanno dei link che si possono intercettare, e che permettono di visualizzare i dati personali. In alcuni casi è anche possibile modificare la prenotazione e stampare la carta d’imbarco.
L’attacco è effettuato tramite il sistema di check-in online. Una volta che il cliente clicca, è possibile intercettare il traffico e ottenere l’accesso all’area riservata sul sito della compagnia aerea. Qui si possono vedere dati personali, verificare i posti assegnati, o in alcuni casi persino cambiare l’identità dei passeggeri.
Wandera, la società di sicurezza IT che ha scoperto queste falle, spiega come il problema principale sia che le compagnie aeree non utilizzano connessioni criptate quando invece sarebbe necessario.
I pericoli sono diversi: non solo un malintenzionato potrebbe “rubare” un volo, ma potrebbe anche avere accesso ed utilizzare dati personali come numero di telefono, carta di credito o conto corrente, carta d’identità o addirittura il passaporto.
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