Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Una donna per amico – Lucio Battisti”
https://m.youtube.com/watch?v=DtFAVF4vZxY&time_continue=6&feature=emb_title
il 14 ottobre 1978 Una donna per amico di Lucio Battisti entrava al terzo posto delle classifiche e la settimana seguente si trovava già in prima posizione, dove rimase fino al 13 gennaio 1979.
Gli anni ’70 erano gli anni del punk e della disco music; quello che cercava Battisti infatti era un incrocio tra disco music e melodia e alla fine Una donna per amico risultò “un pezzo con un ritmo martellante, imperativo” a detta del cantante.
La canzone è la title track dell’album omonimo frutto del sodalizio con Mogol, prodotto da Geoff Westley. Il disco che ha venduto quasi un milione di copie conta la collaborazione del batterista Gerry Conway, il percussionista Frank Ricotti e il chitarrista Pip Williams.
Le registrazioni avvengono a The Manor, studio di registrazione situato nel villaggio di Shipton-on-Cherwell nell’Oxfordshire, nella quieta atmosfera di completa immersione nella natura.
Per l’introduzione del brano, in cui sotto al sussurrato di Battisti si mescola la piacevole atmosfera quotidiana del vociferare di adulti, risate di bambini e il rumore dei piatti, Geoff Westley ricorda: “Non è un home-recording, la registrammo a The Manor. Mi era venuta l’idea di inserire all’inizio della canzone questa introduzione perché nel tardo pomeriggio, quando il personale del Manor cominciava a preparare la cena, se aprivamo la porta dello studio si sentivano i rumori che venivano dalla finestra della cucina, con le ragazze che preparavano da mangiare, e con loro c’erano sempre un paio di bambini piccoli. A me piaceva questa idea di una cosa familiare, quotidiana, e così mettemmo un microfono davanti alla finestra della cucina, mentre Lucio in studio suonava la chitarra e sussurrava la melodia della canzone”.
Invece in un’intervista Mogol racconta il rapporto con la donna, Adriana, alla quale è ispirato il testo della canzone:
Era un’amica cara che ora ho perso di vista. Eravamo legati, ero amico anche del marito, e ci vedevamo tutte le mattine al bar perché abitavamo molto vicini. Ricordo che ci scambiavamo informazioni, notizie, c’era un bellissimo rapporto, un rapporto puro. La canzone è nata perché lei mi chiese di dedicarle una canzone che si chiamasse “Adriana”. Di solito questa richiesta me la fanno 100 volte in un anno, ma in questo caso si trattava proprio di un’amica del cuore e dopo tanti mesi, quando si è presentata l’opportunità, ho scritto questa canzone pensando a lei.
Il tema di Una donna per amico è proprio il rapporto d’amicizia tra un uomo e una donna in cui la gelosia non si nasconde tra l’eccitazione, sintomo d’amore, alla quale i due non sanno rinunciare.
Infatti, quando i due si raccontano delle rispettive avventure amorose, il brano si apre a un dialogo basato sullo scambio di opinioni, nel quale ognuno esorta l’altro al dubbio:
Ti sei innamorata di chi? Troppo docile, non fa per te. Lo so divento antipatico ma è sempre meglio che ipocrita.
Mi sono innamorato? Sì, un po’. Rincoglionito? Non dico no. Per te son tutte un po’ squallide. La gelosia non è lecita.
Sebbene non sia il singolo più venduto dell’anno, superato solo da Stayin Alive dei Bee Geese, resterà comunque nella Top 10 fino al 10 febbraio, con un bilancio di 18 settimane tra i primi 10 singoli, di cui 12 in prima posizione.
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