Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Si, viaggiare”- Lucio Battisti
“Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”
Ed è così che Italo Calvino crea uno spartiacque nella puntata di Oltre la Chicca. Andremo ad approfondire il tema del viaggio nella sua evoluzione e oltre. Chissà quali saranno le risposte delle città che affronteremo oggi e come l’essere umano abbia scoperto sé stesso ed altri popoli, attraverso il viaggio.
Non ci resta che partire, allora. Siete pronti?
Alessandro Magno e Xuanzang compagni di viaggio in “solitaria”, dalla antica civiltà alla via della Seta
All’inizio il focus del viaggio era prettamente commerciale, militare e con scopi religiosi. Solamente nell’età imperiale cominciarono le prime “villeggiature”. Quali erano precisamente nei tempi antichi?
Fin quando un imperatore cartaginese, Alessandro Magno, prese in mano le redini della vita imperiale e comunicò di avere un sogno:” unire tutti i popoli del mondo, in unico grande regno.”
Nel contempo anche Xuazang, un semplice esploratore che diventò leggenda, aveva lo stesso desiderio, con una filosofia diversa. Soprattutto c’era un qualcosa che li accomunava: il senso stesso del viaggio.
Chissà quale, poi… Nel frattempo, siamo giunti nell’epoca medievale, che apre le porte all’Oriente. In che modo?
Marco Polo è l’emblema tra gli emblemi, come lo definirebbe Calvino. Non solo visitò i paesi dell’Estremo Oriente, ma divenne amico e consigliere di sovrani e generali, trasmise ai suoi contemporanei la curiosità. Per cosa?
Lui aprì le acque al primo viaggio di piacere, nel 1400. L’anno dei grandi esploratori oceanici, e non solo…
Lo senti questo canto jazz cosa ti sussurra? E’ il viaggio on the road, durante il periodo della “Beat Generation”.
Prima di arrivare negli anni ’50, dobbiamo nominare quello che ad oggi definiremmo il “travel blogger”, il primo della storia: Michel de Montaigne, un ricco francese, che attraversando le strade del mondo, creò la guida turistica.
Il viaggio di “piacere” cede il posto a quello di protesta e ribellione della Beat Generation con Kerouac che è stato il portavoce assoluto. Che significato aveva viaggiare per andare contro corrente?
Il “Grand Tour” reiventato nell’era moderna
Partendo dall’Interrail visitando l’Europa in treno e non solo, tutto in un fiato, arriviamo a toccare con mano cosa vuol dire viaggiare nell’era moderna.
Si torna sempre, mettendo le mani nel “sacco” del passato, alle origini. Ovviamente, però la modernità dei mezzi, i luoghi da visitare e soprattutto il senso del viaggio è in chiave diversa.
Avventuriamoci insieme scoprendo come, stasera alle ore 18:00!
Vi aspetto, non mancate, perché:
” In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia.”
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