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Cultura

Una Chicca all’orizzonte: sport estremi e poi…

today13 Aprile 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Another one bites the dust”- Queen

Gli sport estremi, carichi di rischio, saranno protagonisti di questa puntata, in Oltre la Chicca.

In omnia paratus – pronto a tutto-: così griderebbero i latini. Ed è così che oggi affronteremo “il rischio”, quel brivido irrinunciabile che negli anni ha toccato vertici sempre più estremi, scardinando la normalità.

Cosa esisteva, ancor prima che nascessero gli sport estremi?

Si potrebbe dire che tutto sia cominciato negli anni Cinquanta, quando in alcuni film americani in bianco e nero conoscemmo quei ragazzi messicani che, per pochi dollari e per l’eccitazione di ricchi turisti, rischiavano la vita tuffandosi nell’oceano dalle alte rupi di Acapulco.

L’uomo comprende la facoltà di uscire fuori dagli schemi “tradizionali” degli sport. Ma dove ci si può lanciare di preciso?

Il bungee Jumping

Dalle vette più alte. L’onda di adrenalina che si scatena cresce con prepotenza ed è più forte di qualsiasi droga.

Così il progresso solca l’eccitazione più profonda e dà il via ad avventure senza frontiere.

Lo sport estremo tocca tutte le punte del pericolo, purché ci sia quella linea sottile tra la vita e la morte. 

Immersione nelle grotte

Per esempio sprofondiamo giù, negli abissi. Ci troviamo a 40 mt di profondità nel mare, un buio tutto intorno ci pervade. Siamo legati solo da quel “filo di Arianna”, per garantirci forse un po’ di sicurezza.

Quando, in un breve istante, non ancora soddisfatti della paura, possiamo incontrare addirittura degli squali. Chi la spunterà?

Attenzione a scappare più veloci che potete, perché adesso la vostra vita è “appesa ad un filo”.

Slackline

Dagli anni ‘50 lo sport estremo è progredito a gran velocità senza guardarsi indietro, arrivando a valicare limiti impossibili.

Se, invece, vi dicessi “linea sottile sospesa nel vuoto” significherebbe che state guardando il mondo intero mentre siete in bilico su una corda elastica, poco resistente.

Parkour

Prendete fiato, un ultimo respiro e adesso si salta. Dove? Nel vuoto. La voglia di adrenalina negli anni ‘80 cresce a dismisura, provocando una scossa mozzafiato.

Lo spazio é tutto ciò che avete. Dovete solo stare attenti a dove mettere i piedi, mentre saltate da un tetto all’altro. 

 

Cosa non darebbe l’uomo pur di sentirsi invincibile. E voi, siete davvero pronti a tutto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Written by: Francesca Aiello

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