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Cinema e TV

Una Chicca all’orizzonte: occhiali e poi…

today13 Luglio 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Gimme some lovin'”- Blues Brothers

Con il mozzicone ancora fumante in bocca, il naso pronunciato, i suoi occhiali da sole: John Belushi e Dan Aykroyd, la faccia rassicurante di due fratelli blues in giacca e cravatta e i loro occhiali Ray-Ban Wayfarer.

Vengono a prenderti con la loro Dodge scassata, in abito elegante e gli occhiali neri specchiati. Proprio loro, non dicono nulla, li vedi in macchina che si abbracciano, Gimme some lovin’ in sottofondo e:

“Vieni amico, tu che stai leggendo Una Chicca… abbiamo il serbatoio della macchina pieno, mezzo pacchetto di sigaretta, è buio, e portiamo tutte e due gli occhiali da sole.”

Sali sulla Dodge con loro e di colpo anche tu tu ritrovi “in missione per conto di Dio”.

L’evoluzione degli occhiali da sole, con me Chicca e il fascino dei Fratelli Blues.

A colpi di smeraldi “da vista”, scatenate l’inferno nell’antichità

“Mi chiamo Massimo Decimo Meridio. Comandante dell’esercito del Nord e delle Legioni Felix. Servo leale dell’unico vero imperatore. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa. E avrò la mia vendetta in questa vita o nell’altra.”

Tutti in piedi, davanti al glorioso “gladiatore” perché, che tu ci creda o no, ci troviamo sugli spalti dell’arena e l’evoluzione degli occhiali da sole partì proprio da qui. Da Massimo Decimo Meridio? Non proprio da lui, ma l’imperatore Nerone ha dato l’inizio a tutto.

L’imperatore si suppone fosse miope. Era solito assistere ai combattimenti dei gladiatori guardandoli attraverso un grosso smeraldo levigato. E’ però possibile che la pietra preziosa gli servisse da filtro solare, oppure per mitigare la vista del sangue che, pare, gli fosse insopportabile.

In alto gli occhiali da sole davanti la giustizia orientale

E’ vero, me lo avevi detto che non volevi cacciarti nei guai, ma dopo aver vissuto l’ondata infernale nell’arena e dopo aver incontrato un leggendario gladiatore, pensavo saresti stato pronto anche a vivere quel viaggio pazzo con i Blues Brothers e i loro Ray Ban. E invece ti sei cacciato nei guai.

Una lampada che ti acceca:

“Dove vi state dirigendo, tu, Chicca e i fratelli Blues, mentre correte da un secolo all’altro, sgommando con una Dodge rubata, gli occhiali da sole in piena notte e un sacco pieno di non so cosa, che ho quasi paura ad aprire, così di fretta? Parlate ora.”

Non tremare, prendi coraggio, che tra poco ci aspetta un processo finto in tribunale con il giudice con gli occhiali da sole, in quarzo affumicato. Sono l’unica arma essenziale, perché attraverso di essi, il loro sguardo era totalmente nascosto e rimane imparziale.

Il giro dei secoli in 8 secondi: “Mi chiamo Bond, James Bond” e gli occhiali della modernità

“Un gentleman porta sempre con sé i suoi occhiali da sole, anche di notte. Agente 007 al servizio, senza i miei occhiali da sole sarei solo Daniel Craig, mentre tu straniero puoi chiamarmi: Bond, James Bond.”

Sotto la pioggia, anche durante la doccia, mentre c’è un’avventura in corsa a 130 km di notte, insomma, ovunque purché ci siano i Ray-Ban.

“Erano tempi duri, non è così John e Dan?”, fa un cenno con la testa Bond, rivolgendosi ai fratelli Blues, “Gli occhiali avevano un ruolo preciso, non erano per sfoggio, a parte me che sono James Bond, ma questo non fa testo. Un giorno il lungo tenenteamericano John A. Macready, riportò un danno alla vista dopo un volo in mongolfiera e chiese alla Bausch & Lomb (oggi Ray Ban) di creare un modello di lenti che proteggessero la vista dei piloti, ma è nel 1929 che Sam Foster fonda la prima azienda che produce occhiali da sole, non più esclusivo appannaggio dei militari.”

Adesso trattieni il respiro e conta fino a dieci, perché la fine deve ancora arrivare.

Gli occhiali al gusto di caffè, ah no scusate.. Gli occhiali Bio super i-tech che leggono le emozioni

Dopo aver saltato sui treni, cadendo giù dai ponti e i tetti della città, avete bisogno di un buon caffè. A proposito di questo, il caffè biologico servirà per costruire gli occhiali da sole. Sono costruiti con chicchi di caffè prodotti da coltivazione biologica, trasformati in una sorta di «torta» pressata fino ad ottenere la consistenza perfetta.

Come ti capisco, vorresti tornare nell’imminente catastrofe con James Bond e i fratelli Blues, mentre c’è Adele lì vicino con il suo microfono che intona Skyfall. Eppure, tenete aperte le orecchie, perché oltre gli occhiali al gusto di caffè, ci sarà un innovazione ancora più stravolgente: analizzano le emozioni umane, le espressioni. Quindi Bond, non fare quella faccia di disapprovazione, prendi anche tu un caffè al gusto di occhiale. Anzi, no il contrario, pardòn!

 

 

Written by: Francesca Aiello

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