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Cultura

Una Chicca all’orizzonte: le posate e poi…

today22 Giugno 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “That’s amore”- Dean Martin

Caro Dean, questo è proprio amore, sì. L’odore di pesce che svolazza nell’aria, sul lungo mare di una città qualsiasi. Ma tu sai che non stai sognando, perché la prospettiva paradisiaca che proviene dalle cucine di quelle vecchie osterie, esce dalla porta e si incanala sulla strada dove stai passeggiando.

Tutto sembra andare bene, hai l’acquolina in bocca, perché nel frattempo stai facendo zig zag tra i tavoli di ristoranti, sul mare, ma ad un certo punto vedi una scena diabolica…

Lui, il turista proveniente da un paese sconosciuto, dove l’unico abitante è il sindaco della città, si trova lì, davanti al suo bel piatto di spaghetti con le vongole. Notate, all’improvviso, un particolare agghiacciante: il coraggio e la faccia di bronzo come la sua, di mangiare gli spaghetti con forchetta e cucchiaio.

L’evoluzione delle posate, nascoste nel sentimento della “grastofisica”, ossia cosa c’è dietro un cibo mangiato e gustato con gli occhi, con e senza forchetta, coltello e cucchiaio, è ciò di cui parleremo.

Se mangiate gli spaghetti senza cucchiaio, ve lo racconto stasera in Oltre la Chicca!

“Maccarone, tu m’hai provocato e io me te magno!” La romanità senza posate nell’antichità e non solo

Se ti parlo di posate, quale scena rappresenta la gastrofisica e la posata per eccellenza? Albertone, tu sì che hai fatto volare le posate in paradiso. Così come anche i romani nell’antichità, perché le portate di cibo venivano gustate come il nostro Sordi, solo senza posate. Il cibo veniva deliziato in un modo totalmente opposto e soprattutto perché usare le mani? 

“Quel che è mio, è anche tuo”: la legge della condivisione nel Medioevo tra cibo e posate

Attenzione: un banchetto medievale può presentarsi come l’apertura dei cancelli, il momento prima di un concerto, mentre siete in fila per entrare all’Olimpico. Quello che ad oggi chiameremmo “buffet”, prima era un banchetto regale, organizzato con estrema “galanteria”, ma c’è un particolare che mi sfugge, cos’è questa legge di condivisione?

La forchetta era assolutamente vietata, perché era un oggetto  sconsiderato. Come se oggi vi presentaste ad una cerimonia elegante con una tuta da sub, insomma, sareste un tantino fuori luogo.

La leggenda delle posate: un corpo e un’anima, in tutti i sensi, nel mondo Asiatico

“A colui che bussa alla tua porta, non si domanda: chi sei? Si dice: siediti e mangia.” Proverbio Asiatico

Soprattutto se siete in Cina o in Giappone, se non fate rumore, vuol dire che non avete apprezzato il cibo, mangiato rigorosamente con le bacchette. Che tipo di rumore? Immagina, puoi. 

Leggende asiatiche, narrano molte lune fa, storie mistiche e affascinanti sul modo in cui le posate vengano utilizzate, quali siano e soprattutto perché si mangia in quel determinato modo, fino ad oggi.

Il cibo del futuro sarà “invisibile” e le posate fatte di patate

No, non ho capito. Eppure sono convita di quello che ho scritto, ma più lo leggo, più mi sembra sempre di sentirmi in un mondo surreale, come Alice nel Paese delle meraviglie. Quindi cos’è precisamente? Spirito di contraddizione?

Te lo ripeto se vuoi, perché ti immagino dall’altro lato dello schermo, che alzi leggermente la testa, la scosti verso sinistra e poi arricci le labbra, tipo Miranda Priestley nel Diavolo veste Prada. La stessa indignazione, mista a confusione. Scusa, lo voglio proprio ripetere, non ce la faccio a trattenermi: il cibo in 3D e le Posate saranno di patate.

Vi aspetto stasera, sempre alle ore 18:00, con me Chicca e le posate di patate!

 

 

 

 

 

Written by: Francesca Aiello

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