È tutto il resto: l’incubo dell’Eurovision del 91 e Fiumi di parole
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Specchio”- Subsonica
“Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere.” Jean Cocteau
Trenta minuti di orologio non sono bastati per risolvere il rebus di Cocteau, ma poi ho visto una luce accendersi e specchiarsi nel riflesso della verità.
Lo specchio dovrebbe farsi un esame di coscienza, vedere accuratamente chi e cosa si sta specchiando prima di farlo “riflettere”. Immaginate se inventassero degli specchi intelligenti, i quali abbiano il potere decisionale su chi e cosa far specchiare dentro il proprio “tempio” riflesso.
Stasera ve ne parlerò, facendovi entrare nella mia “stanza di specchi”, per raccontarvi la sua evoluzione, quella del signor specchio e il suo alter ego, che poi è il nostro.
“Il suo primo effetto fu di rivelare all’essere umano la propria immagine.” Baltrusaitis
Questo è il potere iniziale che possiamo attribuire allo specchio. Infatti il bisogno di guardarsi risale praticamente alla notte dei tempi.
Conosciamo tutti la vicenda di Narciso, il personaggio della mitologia greca famoso per la sua eccezionale bellezza, che si innamora a tal punto della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua che vi cade affogando tragicamente.
Ma non è tutto, perché nell’antichità lo specchio ha varie prospettive, è quello “specchio d’acqua” lineare, perfetto, limpido. Sembra non nascondere niente, ma dietro c’è tutto ciò che non possiamo immaginare.
In Oriente la parte nascosta dello specchio è più importante della superficie riflettente che, a Occidente, è alla base del mito di Narciso.
Da lungo tempo il popolo cinese e giapponese ha un grande riguardo per dei rari specchi che sembrano essere di bronzo massiccio e allo stesso tempo capaci di far passare magicamente la luce attraverso di loro.
C’è un motivo, per il quale noi occidentali abbiamo identificato i loro specchi come “magici”, ma non perché riflettono luce “magica”, ma perché avviene una strana reazione nella parte anteriore dello specchio..
Una delle prime a specchiarsi, infatti, è stata Venere. D’altra parte, se non si fosse specchiata lei che era la dea della bellezza, chi avrebbe dovuto farlo? –Io mi escludo, perché mi piace il brivido dell’imprevedibilità nello svegliarmi la mattina e non sapere quale sarà il mio aspetto-.
Ma tornando a noi, esiste una tecnica, o forse potremmo chiamarla una conseguenza naturale di un effetto ottico straordinario, che si è sviluppata nel campo dell’arte e della fotografia, a proposito di Venere e specchi, chiamata proprio come ella: l’effetto di Venere.
In questo mondo: tutto può accadere, chissà cosa in particolare, poi…
Sicuramente lo specchio Mirror Display: più veloce di uno smartphone, più intelligente di qualsiasi altro umano, chissà se è dolce anche quanto lo zucchero filato?
Specchiarsi nel mondo che verrà, finalmente è diventata una cosa reale! Sì, ma quanto reale poi è questa innovazione che ci fa vedere una visione distorta della realtà?
Vi aspetto stasera, con me, Chicca, in Oltre la Chicca, dalle 18:00 alle 18:30!
Written by: Francesca Aiello
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