Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Potograph”- Nickelback
“La fotografia non mostra la realtà, ma l’idea che se ne ha.”
Neil Leifer
Cosa significa davvero fotografare? Andremo a scovare tutto quello che nasconde una foto, un viaggio outdoor evolutivo, nella nuova rubrica: Oltre la Chicca.
Il viaggio comincia con “una doppia anima”.
Così la definiva Aristotele, e non parliamo della fotografia che è nata nel 1839, ma dell’immagine stessa.
Essa ha un comune denominatore con quella che sarà l’unica vera innovazione: la fotografia, appunto.
Quale sarà il fil rouge che lega la storia e la nostra avventura evolutiva?
Pronti per un viaggio dentro la camera oscura?
Un vero e proprio “luogo di raccolta”, così venne definita quella che diede avvio alla fotografia: la camera oscura.

Dopo varie sperimentazioni, attraverso meccanismi di luce, proiezioni e quant’altro, arriviamo al genio che prese spunto e innovazione per creare lo scatto magico della fotografia: Niépce.
Il progresso, non si ferma, inizia a correre con le sue “gambe”
Due gambe minute, capricciose. Sì proprio così, perché l’innovazione della polaroid, ossia della foto istantanea è stata data inconsapevolmente da una bambina dispettosa, nel 1947.
Provate ad immaginare, cosa successe esattamente? E soprattutto che esplosione di genio ci fu nel progettare una macchina del genere.

L’egocentrismo evolutivo
Comincia a cambiare il “nastro” della storia. La fotografia inizia ad aprire nuove porte verso di sé, sia tecnicamente che concettualmente.
Diventa un prodotto comunicativo ben lontano dall’idea iniziale, ma conserva comunque la sua origine.

Esplode in tutta la sua bellezza. Cambia forma, cattura la luce in tutte le sue angolature. Iper potente, tecnologica, espansiva.
Può arrivare ovunque. Oltre ciò che non aspettavamo.
Ed io vi aspetto, stasera dalle 18:00 alle 18:30, per catturare insieme l’attimo che la fotografia non smette di donarci.
Post comments (0)