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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Capelli”- Niccolò Fabi
“Quando perdo il senso e non mi sento niente, io chiedo ai miei capelli di darmi la conferma che esisto.” Niccolò Fabi
Non vi ostinante a rimanere increduli, perché tutto parte dai nostri capelli. E’ vero, ve lo assicuro. Anzi, ve lo giuro sui miei capelli, che tanto maledico ed amo. La nostra storia, spesso e volentieri, la nascondiamo in quella “matassa” oppure in quei pochi fili di seta negli abissi, come direbbe Elisa, che sono i nostri capelli.
L’evoluzione delle acconciature è ciò che vi aspetta stasera, sempre con me Chicca e miei fantastici capelli!
“La storia dei tuoi anni è scritta nei capelli, se dovessi raccontarti, comincerei da quelli” Daniele Silvestri
Sono convinta, mettendoci tutti i miei capelli sul fuoco che, Marco Antonio avrebbe dedicato questa canzone al primo incontro con la Femme Fatale più famosa della storia: Cleopatra. Lei, i suoi profumi inebrianti che provenivano dalla sua chioma. Venerata e temuta, perché la sua storia, la sua potenza nasceva da lì.
Ed è proprio così perché il popolo egiziano, considerava i capelli una forza, una potenza. Nell’epoca antica tutto era possibile, soprattutto il modo di osare nelle acconciature era davvero temerario, che dico: un coraggio indescrivibile!
Non ditemi di: NO! Quando siamo dentro al letto, la mattina, uno dei primi pensieri è: chissà in che condizione saranno i miei capelli, puntualmente sembrano aver affrontato la Battaglia di Gaugamela. Forse è solo una mia ossessione, ma passiamo ad altro.
I capelli possono essere considerati solo tali se visti dalla solita prospettiva, ma, se giriamo con un dito il mappamondo e ci caliamo nelle varie culture africane, orientali, scopriremo che le acconciature partono da una storia di profonda definizione e ribellione.
“Sulla moquette verde della stanza d’albergo intravedo una forcina per capelli biondi. Addormentarsi è più difficile”
Soprattutto se questo succede negli anni ’20 del Proibizionismo, perché resistere al fascino di una donna con un acconciatura da flapper style, è impossibile, credetemi. La rivoluzione delle acconciature prende una “piega” totalmente opposta.
Il proibizionismo lascia lo spazio ai bigodini negli anni ’50, soprattutto se questi appartengono ad una bionda mozzafiato, la quale disse: “Amami per i miei soli capelli biondi.” Cara Marilyn Monroe, tu sì che amavi i tuoi capelli e con essi hai raccontato la storia di un acconciatura rivoluzionaria.
Gabriele D’Annunzio, insieme al fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti, avrebbero allargato il loro manifesto futurista, scrivendo un paragrafo sulle acconciature di oggi. La fantasia inizia a fare voli altissimi, chissà cosa succederà tra 40 anni!? Non vedo l’ora di saperlo, così trovo una soluzione ai miei capelli, finalmente.
Le acconciature, nell’era moderna, diventano dei veri e proprio quadri, delle tele dove poter “dipingere” la nostra fantasia, la realtà. E non solo! Una rivoluzione a 360 che scopriremo stasera…
Vi aspetto dalle ore 18:00 alle 18:30, in Oltre la Chicca!
Written by: Francesca Aiello
Tempo di lettura 3 minuti
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