Negli ultimi mesi in Italia abbiamo dovuto fare purtroppo i conti con la fragilità delle infrastrutture, e si è ripresentato l’annoso problema della manutenzione ordinaria e straordinaria, per niente efficace. Forse, però, il prodotto dell’ultima ricerca della Northwestern University potrebbe cambiare la situazione.
Il team, coordinato dal Prof. Jiaxing Huang, docente di scienza dei materiali e ingegneria presso la Northwestern, ha infatti brevettato un olio sintetico modificato con l’aggiunta al suo interno di microparticelle cave realizzate in grafene, che formano una sorta di rete. Questo ritrovato permette di riparare le lesioni sulle strutture metalliche, e le protegge dall’usura. La Northwestern ha realizzato un breve video per spiegare meglio come funziona il prodotto della loro ricerca:
Esistono già degli oli simili in commercio, che però sono talmente fluidi che risultano efficaci solo subito dopo l’applicazione. Invece, l’arricchimento con il grafene rende l’olio talmente viscoso da permettergli di restare in loco per lunghi periodi, e risulta efficace addirittura sott’acqua.
Per il momento il prodotto è stato testato solo su piccoli oggetti di metallo, il prossimo passo sarà sperimentarlo su grandi strutture, e in seguito avviare la produzione industriale.
Wikipedia Italia raggiunge e supera 1 milione e mezzo di voci con oltre 100 milioni di modifiche apportate da oltre 1,7 milioni di utenti. Un bel traguardo, festeggiato con un tweet da Wikipedia Italia: https://twitter.com/WikimediaItalia/status/1091312715316883461 Obiettivo raggiunto e subito superato, tanto è vero che al momento, le voci in archivio sulla versione italiana dell’enciclopedia online sono 1.500.849. La community che regge tale lavoro è costituita da complessivamente da 1.775.779 utenti […]
Post comments (0)