Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: ” I Fought the Law – The Clash”
Oggigiorno il mondo si muove così velocemente che l’uomo che dice che non si può fare è generalmente interrotto da qualcuno che lo fa.
Elbert Hubbard
Mentre il mondo si sta lentamente scongelando dalla pandemia, e non tutti i paesi allo stesso ritmo, c’è chi, per non dover aspettare le normative ancora da stilare, si è portato avanti con il lavoro:
Serve che la macchina della giustizia venga fatta funzionare. Servono nuove assunzioni, nuovo personale, stanziamenti per le spese, aprire la cancelleria. Ci sono tribunali in cui manca la carta per le fotocopie. È come se i politici non avessero interesse a farla funzionare la macchina della giustizia. La politica latita su questo versante, dai tempi… più o meno di tangentopoli. E così abbiamo una giustizia lenta; ma una giustizia lenta non è giustizia.
Daniele Luttazzi
Ed è questo che il giudice Emily Miskel, voleva evitare usufruendo della piattaforma digitale Zoom e convocando la giuria popolare, per portare avanti il processo riguardante una controversia assicurativa nella contea di Collin, in Texas.
La mattina del 18 maggio i giurati hanno, così, assistito a un dibattito ridotto, trasmesso anche in diretta su YouTube, e hanno espresso un verdetto non vincolante.
Eccetto un paio di problemi tecnici, che sono stati poi risolti, questa faccenda ha avuto anche la funzione di esperimento, riuscito con successo, per verificare se fosse possibile effettuare processi tramite piattaforme digitali.
Pensate sia stata una buona mossa accelerare i tempi?
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