Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Romeo and Juliet”- Dire Straits
Come può un mosaico esser fatto di poesia? Ogni parola ha una sua identità e con essa l’ombra imponente del suo significato.
Ed è così che si presenta la poetica di Riccardo Magni. Un poeta che scava a fondo, creando, appunto, un “mosaico di poesia”. Scopriamo come.
Ciao Riccardo. Ho notato dal tuo profilo che sei specializzato in Filologia. La passione della poesia c’è sempre stata nella tua vita, oppure volevi proseguire verso altri obiettivi, come quelli filologici, storici o letterali?
Ho iniziato a scrivere poesie quando ero molto piccolo. All’incirca verso gli otto anni scrissi i primi versi, molto semplici, incentrati sulla natura. Poi con il passare del tempo ho capito che la mia era una vera e propria passione. Negli anni del liceo questo amore verso la poesia si è rafforzato ancora di più e la mia scrittura è divenuta molto più consapevole, grazie anche allo studio degli autori greci, latini e italiani che si affrontavano a scuola o che leggevo autonomamente. Accanto al “fare poesia”, ho sempre amato anche lo studio della poesia e della letteratura. Attualmente, infatti, sono iscritto al I anno magistrale di Filologia, letterature e storia dell’antichità e il mio desiderio per il futuro è quello di diventare insegnante per trasmettere alle nuove generazioni la bellezza e la meraviglia che portano con sé il greco e il latino.
Innanzitutto volevo complimentarmi per il libro di poesie “Humanitas”, già il nome ispira ad un mondo antico. Raccontaci la simbologia e il significato del tuo lavoro poetico e dove arriva l’ispirazione.
Ti ringrazio molto! “Humanitas” è un importante approdo e allo stesso tempo un fondamentale punto di partenza per me, in quanto è la mia prima pubblicazione di un libro di inediti. Il titolo latino nasce nell’ambito di una ricerca dell’etimo, della verità profonda che porta con sé ogni parola. Spesso le parole vengono usate in modo scontato, superficialmente, non considerando invece il mondo che ognuna di esse ha dentro. E il ritorno all’origine della nostra lingua consente proprio questo: pensare e comprendere la profondità della parola.

“Humanitas non è solo l’umanità in senso generale, ma è proprio un modo di vedere il mondo…”
Ogni uomo è tessera fondamentale di un mosaico più grande, che trova la propria bellezza nella varietà che contraddistingue ciascuno di noi. L’humanitas è riconoscere sé stesso nell’altro, portando sempre rispetto e attenzione nei confronti di chi abbiamo davanti.
Quando iniziai a scrivere le prime poesie, l’intento era quello di creare non una raccolta disorganica di componimenti, ma un vero e proprio libro che potesse trovare unità e coerenza nella disposizione delle singole liriche. E così è stato! Il tutto si divide in quattro sezioni. La prima, “Mimesis”, parla dell’arte, della prima consapevolezza artistica appresa dall’uomo. La seconda riguarda il mondo antico ed è intitolata “Mediterraneo”, dove l’uomo vive in stretto contatto con la natura e in profonda armonia con essa.
Poi l’uomo antico sfuma nella contemporaneità all’interno della terza sezione intitolata “Esodi”, che parla di esodi non solo fisici di persone che abbandonano la propria terra in cerca di una vita migliore, ma anche esodi metafisici delle coscienze che rifiutano di riconoscere l’umanità dell’altro. Infine, dopo questo cammino collettivo, si giunge a una dimensione più individuale, più intima. L’ultima sezione è “A me stesso” ed è un focus sull’autore, come tassello di un mosaico più ampio, caratterizzato da un percorso totalmente originale e personale.
Oltre al mondo “reale”, ti sei spinto anche su instagram. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Progetti che vorresti intraprendere sul web e nella vita “materiale”.
Durante il lockdown di marzo 2020, ho deciso di dare una svolta al mio profilo Instagram chiamato riccardomagnipoesia, grazie anche all’aiuto di un mio amico che si interessa di grafica. Il desiderio era quello di far sentire la mia voce poetica e divulgarla attraverso l’uso dei social. La pagina ha cominciato a crescere piano piano e la cosa bella è che ho trovato molte persone interessate alla poesia che vivono in varie regioni d’Italia, ma non solo.

Ho conosciuto anche ragazzi greci, studenti di lettere classiche ad Atene, anche loro con la passione per il mondo classico. A seguito della pubblicazione del mio libro, ho avuto la fortuna nel settembre 2020 di fare una presentazione di “Humanitas” dal vivo e devo dire che è stato molto emozionante, un momento magico. Successivamente, le presentazioni sono continuate su Instagram e su Facebook.

Il mio sogno nel cassetto, come accennato, è quello di ottenere la laurea magistrale e di diventare insegnante di greco e latino, per poter lasciare semi di conoscenza e bellezza in chi ascolterà le mie lezioni, donando qualcosa di bello. Poi, naturalmente, continuare a scrivere poesie e non solo, coltivando anche la mia passione per l’attività teatrale. Da quattro anni, infatti, seguo un corso di teatro e nel marzo 2021, in collaborazione con l’Accademia Teatro dei Navigli di Abbiategrasso, abbiamo portato un docu-spettacolo direttamente nelle case delle persone, incentrato sul Miles Gloriosus di Tito Maccio Plauto.
Un progetto nato su carta, per poi essere “declamato” sul web. La poesia prende un lungo respiro dall’antichità, fino ad oggi. Scoprite come, andando sul profilo di @riccardomagnipoesia. Non smetterete mai di stupirvi!
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