Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “God Rest Ye Merry Gentlemen – Pentatonix”
Il 25 dicembre è sempre stata una data importante nella cultura dell’uomo: una giornata che sin dall’antichità ha rappresentato un crogiolo di festività che, unite tutte assieme, hanno dato vita al Natale odierno, in grado di portare la pace anche tra nemici. Ma quali sono le tradizioni che hanno dato vita al Natale? Perché è una data tanto importante che, anche a distanza di secoli, l’abitudine di festeggiarla si è mantenuta intatta?
Nell’antichità lo scorrere del tempo veniva misurato in contemporanea tramite il calendario solare e quello lunare ma, poiché il calendario lunare è più corto, veniva a crearsi un divario di 10-11 giorni, giorni magici e fuori dal tempo, dove anche i morti sfuggivano all’aldilà temporaneamente.
Per le popolazioni europee pre-romane erano due i giorni più importanti dell’anno: il Solstizio d’Estate ed il Solstizio d’Inverno, rispettivamente il 21 giugno ed il 21 dicembre, che segnavano il lasso di tempo in cui le ore di luce giornaliere aumentavano e diminuivano. Quando però Giulio Cesare ed Sosigene, un astronomo egizio, riformarono il calendario, datarono il giorno del Solstizio d’Inverno il 25 dicembre anziché il 21.
Risalente alla Roma arcaica è la festività dei Saturnali, che avveniva nella seconda metà di dicembre, dove l’ordine sociale era sovvertito e ci si scambiavano doni in un clima folle e orgiastico e veniva celebrato Saturno o Plutone, una divinità dei morti (i romani credevano che d’inverno i morti vagassero per la terra) e legato allo stesso tempo all’agricoltura (Plutone – Ade nella cultura greca- aveva sposato Proserpina – Persefone, dea della primavera e delle colture). In seguito, durante il periodo imperiale, i Saturnali furono sostituiti dal Natalis Solis Invicti che celebrava, nella sua forma più tarda, il dio della guerra Mitra e, in quella più antica, la rinascita del Sole.
Con l’avvento del Cristianesimo fu facile legare a questa data così importante il giorno della nascita di Gesù Bambino, che nelle chiese ortodosse si celebra il 6 gennaio, agevolati anche dal fatto che alla figura del Cristo era associato l’astro intorno al quale giriamo.
Il nostro attuale Natale, che inoltre quest’anno combacia circa con l’Hannukkah ebraico, è quindi il risultato della fusione di molteplici credenze, tradizioni e simbolismi e, con il tempo, abbiamo perduto il significato della festività originale: la speranza che da quel giorno in poi le ore di luce sarebbero aumentate così da non dover più temere il buio.
Conoscete altre usanze che potrebbero aver originato il Natale?
Post comments (0)