Nicer rileva un’insolita anomalia
Durante la lettura si consiglia l’ascolto di “Hans Zimmer – Main Theme -Interstellar”
Relativamente poco tempo fa abbiamo sentito parlare di passi avanti riguardo alla ricerca su questi curiosi oggetti (come precedentemente menzionato), ma a quanto sembra le sorprese non finiscono qui.
MaxiJ1820+70, scoperto nel 2018, appartiene alla Costellazione dell’Ofiuco ed è distante da noi 10mila anni luce. Con una massa pari a 10 volte quella del Sole, è passato dall’essere un buco nero praticamente sconosciuto alla fonte luminosa più intensa del cielo osservabile per quasi 2 giorni.
Grazie allo strumento di osservazione Nicer di cui la SSI (Stazione Spaziale Internazionale) è dotata e al contributo di vari ricercatori per la creazione di un software in grado di captare i segnali del buco nero, è stato possibile fare la singolare scoperta.
Nicer è stato progettato per essere abbastanza sensibile da studiare oggetti deboli e incredibilmente densi come le stelle di neutroni.
Zaven Arzoumanian
La singolarità, che orbita in un sistema binario insieme ad un’altra stella, ha mostrato un aumento pari a 75 volte la sua normale luminosità: fenomeno probabilmente riconducibile ad un cambiamento nel flusso di gas del disco di accrescimento (dato il fatto che un buco nero non produce luce propria), provocato proprio dalla asportazione di materiale dalla sua stella vicina.
Questo disco, della temperatura di oltre 1 milione di gradi Celsius, ha provocato una serie di echi di propagazione costituiti da raggi x: echi che solo recentemente ci permettono di analizzare a fondo la natura di questi paradossi dell’astrofisica.
Nicer ci ha permesso di misurare gli echi luminosi di un buco nero di massa stellare come mai prima d’ora.
Erin Kara
Con questo frenetico avanzamento delle tecnologie di osservazione atronomica, non passerà molto tempo prima della prossima stupefacente scoperta sui misteri del Cosmo.
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