Capolavoro del poeta fiorentino Dante Alighieri è senza alcuna ombra di dubbio la Divina Commedia: l’opera, perfetta nell’architettura del testo sin nei minimi dettagli, è piuttosto impressionante anche dal punto di vista puramente quantitativo, con le sue tre cantiche da 33 canti ciascuna più uno introduttivo, per un totale di 14223 endecasillabi magistralmente legati tra loro.
Se già questo basta a lasciare a bocca spalancata, rimarrete ancora più stupiti nello scoprire la missione che un artista italiano sta compiendo proprio in questi giorni nella speranza di riuscire a concluderla e ad esporla a Ravenna entro il 2021, settecentenario dalla morte del genio fiorentino, per rendere omaggio al suo inestimabile contributo culturale: Enrico Mazzone, noncurante della sua miopia, sta lavorando a matita su un foglio lungo 97 metri e largo 4 per rappresentare su carta l’intera Commedia.
Il momento di Epifania dell’artista, da tempo impegnato nel disegno di quella che all’inizio doveva essere il bosco patrimonio dell’UNESCO di Rauma, risale alla fine del 2015, anno in cui realizza di voler “creare un parallelo con qualcosa di ben più ampio e dettagliato nel costume culturale italiano: la Divina Commedia”.
Da allora, Enrico Mazzone non fa altro che lavorare disteso sul pavimento quasi totalmente ricoperto dall’immenso foglio di carta, tracciando ad arte segni, punti, tratti decisi di matita. L’artista riferisce di dedicare a questo sogno dalle 10 alle 14 ore al giorno, weekend esclusi, e che finora l’esperienza lo stia divertendo e stimolando molto ad andare oltre i propri limiti, al di là della realtà, analogamente a quanto fatto da Dante nel Trecento anch’egli munito solo di fantasia e di qualche pezzo di carta.
Morale della favola, se vi annoiate e siete in cerca di una maniera produttiva per trascorrere l’estate, potreste benissimo armarvi di un centinaio di metri di foglio, matita, pazienza, e mettervi all’opera anche voi!
Una bazzecola, no?
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