Così parlò Bellavista
“Siamo tutti i meridionali di qualcuno” De Crescenzo anni fa ci mostrava lo specchio di una Napoli che resiste. Questo è l’articolo che gli abbiamo dedicato
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today18 Agosto 2020
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Si può dare di più” – G.Morandi, E.Ruggeri, U.Tozzi
“Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che dono resterà nelle mani di tutti” Tagore
Il dono è, per sua stessa natura, un atto gratuito, che non chiede alcun contraccambio. Non si dona per se stessi, si dona proiettandosi verso l’altro, rispondendo al bisogno o alla necessità dell’altro da sé. In inglese, oltre a essere tradotto come gift, viene chiamato presente, present: il primo dono che possiamo fare è la nostra presenza, essere lì, a disposizione dell’altro per rispondere alle sue necessità.
Eppure, donare ha implicitamente in sé un ritorno ricchissimo: la gratitudine, che letteralmente “rimbalza” sul donatore che riceve un immediato riscontro positivo. Donare scatena autentiche reazioni a catena di energie positive, fa bene a chi lo fa, fa bene a chi lo riceve; donare qualcosa agli altri attraverso “l’economia del dono”, insegnare agli altri la propria capacità, la propria professionalità, li invoglia ad entrare in questo circolo virtuoso e, una volta coinvolti nel gioco del dono, molto probabilmente queste persone doneranno a loro volta le loro competenze, il loro know-how, generando un arricchimento collettivo nell’ambito in cui il dono agisce.
Attuato all’interno di un team di lavoro, il dono diventa un boomerang, un’arma infallibile che può dare la spinta a generare produttività inimmaginabili.
Anche a livello sportivo, il dono si esprime come il valore di una performance che non è tesa solo al risultato nella gara, ma alla libera espressione di una persona che porta a un obiettivo raggiunto inteso come affermazione dell’atleta che realizza la sua piena capacità, donando agli spettatori un gioco piacevole a vedersi, all’allenatore la soddisfazione dell’ottenimento di quanto prefissato, a se stesso un alloro che non è frutto di una contesa con il resto del mondo, ma del superamento dei propri limiti.
Written by: Licia Capparella
“Siamo tutti i meridionali di qualcuno” De Crescenzo anni fa ci mostrava lo specchio di una Napoli che resiste. Questo è l’articolo che gli abbiamo dedicato
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