Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ufo robot” – Actarus
Se siete nati negli anni ’70 sicuramente l’avrete visto su Rai 2 (allora Rete 2) all’interno del contenitore “Buonasera con…” in onda nel tardo pomeriggio. Se siete degli anni ’80 avrete vissuto il suo splendore nelle numerose repliche andate in onda nei programmi per ragazzi che spopolavano all’epoca. Se siete degli anni ’90 avrete sentito vostro fratello maggiore o cugino più grande urlare brandendo un manico di scopa “ALABARDA SPAZIALEEEEE”! Se siete dei millenials, lo conoscerete perché le vostre madri vi avranno parlato del loro primo amore Actarus. Se invece siete dell’ultima decade, beh, intanto grazie per leggerci, ed alla fine sicuramente chiederete ai vostri genitori di farvi vedere la prima puntata su youtube.
Un po’ di storia
Esattamente il 5 Ottobre 1975 andava in onda in Giappone il primo episodio di UFO Robot Grendizer, un anime giapponese del famosissimo Kiyoshi Nagai, più noto come Gō Nagai. La serie TV era composta da 74 episodi e si concluse su FujiTV il 27 Febbraio 1977. Da noi in Italia il primo episodio andò in onda il 4 aprile 1978, introdotto da una breve presentazione dell’annunciatrice RAI Maria Giovanna Elmi, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e del successo che aveva riscosso all’estero. Goldrake infatti fu la prima serie animata giapponese sui robot ad essere trasmessa in Italia.
Non tutti sanno che
In realtà Goldrake è il terzo del filone Mazinga, prima di lui uscirono Mazinga Z (1972) e Il Grande Mazinga (1975)
Il titolo italiano “Atlas Ufo Robot” molto probabilmente fu frutto di un fraintendimento, poiché importato dalla Francia, nell’opuscolo introduttivo vi era appunto la dicitura Atlas Ufo Robot, dove però la dicitura “Atlas” nel contesto indicava che si trattava di una guida o brochure. Solo recentemente i produttori italiani hanno affermato che non si trattò di un fraintendimento, ma di una scelta voluta.
Alcor, Koji Kabuto (Il Grande Mazinga) e Ryo Kabuto (Mazinga Z) sono in realtà lo stesso personaggio, gli adattamenti italiani gli hanno fatto cambiare nome, mantenendo il nome originale Koji solamente per Il grande Mazinga, suscitando non poche polemiche tra gli autori originali
Il vero nome di Actarus è Duke Fleed (duca della stella Fleed da cui proveniva). La traduzione italiana si è portata dietro buona parte dei nomi riadattati dai transalpini, fatta eccezione per la sorella di Actarus, Maria da noi, come in originale Maria Grace Fleed.
Il 45 giri delle sigle vendette in totale oltre un milione e settecentomila copie, posizionandosi al 18° posto tra i singoli più venduti del ’78.
I piedi spropositatamente grandi rispetto al resto del corpo della saga Mazinga, sono forse stati una specifica richiesta della Ban Dai (nota casa produttrice di modellini), per poter realizzare dei modellini fedeli all’anime che si potessero reggere senza l’ausilio di piedistalli.
Lungometraggi tratti dalla serie tv
Oltre alla serie, sono stati prodotti anche dei lungometraggi, anche se personalmente consiglio di andarvi a cercare il primo, Uchū enban daisensō (trad. la grande battaglia dei dischi volanti) da noi arrivato con il nome di Ufo Robot Gattaiger – La grande battaglia dei dischi volanti, un mediometraggio della durata di mezz’ora trasmesso nelle sale cinematografiche giapponesi nel 1975, che ha fatto da pilot per la serie tv e da cui sono stati tratti i tre episodi finali.
Se pensate ancora, dopo tutto questo, che Goldrake sia una passione che avvince solo i più piccini… Non vi illudete. Le avventure di Actarus, Alcor, Maria e Venusia nella loro battaglia contro Vega entrano nel cuore e non consentono tregua: chi scrive ha la stessa età di Goldrake e non ha mai smesso di guardarle!
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “L’Inverno” – Antonio Vivaldi Artista di punta della pittura olandese dell’età dell’oro, Rembrandt ottiene sin da giovane grandi meriti come ritrattista. Morto il 4 ottobre 1669 ad Amsterdam all’età di 63 anni, dopo essere sopravvissuto alla moglie ai figli, cosa che lo farà entrare in un profondo stato di depressione. Per celebrare il maestro, vogliamo farvi conoscere una delle sue tele più famose, La […]
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