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Cultura

Tutti i colori: La storia di Dora

today17 Maggio 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura:”I wonna be me” – Domo Wilson

E ben tornati su Tutti i colori! Una delle cose buone che succedono di lunedì è l’uscita di questa rubrica.

Provate pure a farmi cambiare idea, ma non ci riuscirete.

In ogni caso oggi parliamo di… –tecnici, rullo di tamburi, prego….oh grazie- Dora Richer, la prima donna transgender a sottoporsi all’operazione del cambio di sesso. 

Dörchen

Dora Richer, nasce come Rudolph nel 1891 in una regione impronunciabile della Germania, ma fin da subito agisce e si comporta con il genere a cui sente di appartenere.

La sua famiglia ha sempre permesso che si vestisse come preferiva, probabilmente i genitori erano ancora sotto shock quando a sei anni ha tentato di mutilarsi i genitali con un laccio emostatico.

Da adulta Dora trova lavoro come cameriera presso alcuni hotel di Berlino e anche come cuoco nelle vesti di Rudolph, ma viene spesso arrestata per travestimento. 

Dopo non so quante carcerazioni, Dora incontra un giudice che la fa entrare all’Istituto per la ricerca sessuale di Dresda, dal medico Magnus Hirschfeld.

È proprio questo dottore che fa ottenere un permesso perché Dora si vesta con abiti femminili, mentre insieme ad altre cinque ragazze lavora presso l’istituto. Come testimonia il dottor Levy-Lenz nel 1925:

Inoltre, era molto difficile per i travestiti trovare un lavoro. (…) Poiché lo sapevamo e poiché solo pochi luoghi di lavoro erano disposti a impiegare travestiti, abbiamo fatto tutto il possibile per dare a queste persone un lavoro nel nostro Istituto. Ad esempio, avevamo cinque cameriere, tutte travestiti maschi, e non dimenticherò mai la vista un giorno in cui mi è capitato di entrare nella cucina dell’Istituto dopo il lavoro: lì sedevano vicine, le cinque “ragazze”, che lavoravano pacificamente a maglia e cucendo e cantando vecchie canzoni popolari. Questi erano, in ogni caso, i migliori, i lavoratori domestici più laboriosi e coscienziosi che abbiamo mai avuto. Mai e poi mai uno sconosciuto che ci visitava si è accorto di qualcosa … “

Le operazioni

I risultati della castrazione chimica a cui Dora si sottopose nel 1922 sono riportati nel Geschlechtskunde, il lavoro sugli studi di genere, e testimoniano che senza i testicoli, il corpo aveva iniziato a prendere sembianze più femminili, anche le parti intime.

Ma Dora dovrà aspettare ben 9 anni per fare un altro passo in avanti: 1931 infatti si sottopone ad un intervento del dottor Levy-Lenz – si, quello della citazione sopra- che poi diventa effettivamente la prima vaginoplastica della storia – se volete i dettagli, ditemelo che faccio un articolo a parte-.

Purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine. Non vi sarete scordati in che anno siamo, vero?

Nel 1933 infatti i nazisti invasero l’istituto, distruggendo gran parte degli archivi e la nostra cara piccola Dora – Dörchen appuntonon risulta essere sopravvissuta all’attacco. 

La sua è una storia dal finale triste, che però ha permesso la nascita di molte altre storie, tra cui anche quella di Lily Elbe, sicuramente a voi più conosciuta.

Written by: Aurora Vendittelli

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