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Cultura

Tutti i colori: Gli stati più gay-friendly

today31 Maggio 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Daughter” – Ryan Cassata

Abbiamo sempre parlato di lgbt, ma vi ho mai detto quali sono gli Stati più sicuri per una persona della community?

No?

Bene, rimedio subito!

Facciamo una top 5…mmm…. troppo banale. Vi faccio sapere subito il podio, che tanto è quello che vi interessa!

(Ovviamente ci saranno molte date così da far capire quanto siamo indietro sull’argomento)

Medaglia di Bronzo: Svezia

Bandiera svedese

La libertà sessuale in Svezia è stata legalizzata nel 1944durante la Seconda Guerra Mondiale! Wow che coraggio! ( spiegazione di questa affermazione nel paragrafo successivo)-. 

E, nonostante, recentemente non sia arrivata prima all’Eurovision, la Svezia è il primo paese a permettere alle persone trans di cambiare il loro genere, fornendo anche terapie ormonali libere, e a debellare il travestismo tra le malattie mentali; tutto nell’anno 1972.

Una decina di anni dopo, nel 1987, viene vietata nel paese ogni forma di discriminazione possibile – e purtroppo ce ne sono di tutte i tipi.

Per quanto riguarda le unioni civili già nel 1995 viene permesso di registrare il proprio partner, mentre invece i matrimoni tra coppie gay vengono legalizzati nel 2009; sei anni dopo che è stato permesso loro di adottare dei bambini.

Medaglia d’Argento: Paesi Bassi

Quando sono stati legalizzati gli atti omosessuali qui? Provate a indovinare la data…

Bandiera dei Paesi Bassi. Voglio un campo di tulipani che formano la bandiera gay. Vi prego.

A proposito della Seconda Guerra Mondiale, i Paesi Bassi furono il primo paese a costruire l’Homomonumento, nel 1987, per commemorare ciò che è accaduto in quegli anni alle persone omosessuali.

Nel 1998 vennero istituiti i diritti per le coppie omosessuali che decidevano di legarsi con una forma di unione civile-convivenza, che però non va confusa con il matrimonio che verrà aperto anche a loro nel 2001, insieme al permesso di adozione.

I diritti contro le discriminazioni sono banditi da due leggi: da quella del 1993, che stabilisce la parità dei diritti e che condanna le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale; e da quella del 2014-2016, che bandisce le discriminazioni legate al genere. Le persone trans infatti possono cambiare legalmente il loro genere e il loro nome senza dover effettuare la transizione, ma non vi è nessun atto esplicito che li tutela.

Medaglia d’Oro: Canada!

Ma chi l’avrebbe mai detto, eh? Dopotutto non è considerato una delle nazioni più lgbt  friendly per caso…

Qui i diritti lgbt sono tra i più avanzati al mondo. Inizia tutto nel 1969, quando venne abolita la legge contro il sesso omosessuale tra uomini adulti; a proposito di questo, il primo ministro della giustizia dell’epoca, un certo Pierre Trudeau, ci ha regalato una bellissima perla di saggezza:

“Lo Stato non deve occuparsi di ciò che accade nelle camere da letto dei suoi cittadini”

Da qui in poi le persone lgbt iniziano ad acquisire sempre più diritti, fino ad arrivare ai primi anni del 21° secolo, quando vengono permessi i matrimoni tra due persone dello stesso sesso.

Attualmente in Canada le persone posso adottare bambini e portare avanti una vita tranquilla, le persone trans possono cambiare il loro nome in base al loro genere. Le discriminazioni sono vietate e perseguibili. Anche nelle scuole pubbliche è necessario che venga garantito e mantenuto un ambiente libero da ogni discriminatorio e dove ogni adolescente possa sentirsi libero di essere se stesso. Per aumentare la sensibilità sul tema, ai ragazzi viene fatta un’educazione sull’argomento e vengono fatti partecipare a laboratori vari.

Bandiera Canadese. Purtroppo non ho trovato la versione gay della bandiera…

Già con l’Italia c’è un divario enorme, un gap che dobbiamo riempire. Ma la cosa che fa paura è che ci sono posti dove le persone gay non hanno nemmeno il diritto di esistere…

Come possono due -o tre- realtà così diverse vivere in contemporanea?

 

 

 

 

Written by: Aurora Vendittelli

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