Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Social Song” – Aris
Durante questa settimana i social sono stati i protagonisti, perché è tramite loro che la pressione per l’approvazione della legge Zan è cresciuta. Ma, tanto più forte è diventata la voce di chi chiede che entri in vigore, tanto più sorde sono diventate le orecchie di chi non crede serva – siamo in una nociva situazione di stallo, in pratica -; ma quanto possono diventare importanti le opinioni espresse su queste app?
I social sono veicolo dell’espressione del proprio pensiero, anche se non sempre è accettato di buon grado. Tra le opinioni che hanno fatto parlare veramente molto ci sono il video di Fedez e la lamentela di una giovane ragazza. Se per il secondo episodio la diffusione della notizia ha avuto una svolta positiva, poichè ha riportato sui media la problematica del costo degli assorbenti – che sembra secondaria solo perchè non tocca tutte le persone, ma solo le donne-; per il video del rapper le cose sono più complesse, a causa delle diffuse opinioni contrastanti.
Imbarazzo al supermercato
Alessia Ria, 22enne di Lecce ha sfogato la sua frustrazione su Facebook:
Post di Alessia
Era infatti andata a comprare gli assorbenti al supermercato e non ha potuto, poichè non ritenuti beni di prima necessità. Una situazione assurda visto anche che il primo commesso si è rifiutato di batterli, mentre un secondo dipendente le ha detto “O certifichi di avere il ciclo o lamentati con il sindaco“.
La regione ha successivamente chiarito che l’incidente è stato probabilmente un eccesso di zelo da parte del supermercato
Premesso che, anche dopo le 18, è consentita la vendita con consegna a domicilio, agli esercizi di vendita di generi alimentari che non sono tenuti all’obbligo di chiusura alle 18, è consentita la vendita di assorbenti, data la loro specifica funzione, entro l’orario della chiusura ordinaria
Tutti i colori non parla solo di lgbt comunity, per cui sarebbe stato ingiusto non menzionare l’accaduto e il problema – sottovalutato– del costo degli assorbenti.
Una reazione diversa
Mentre il messaggio di lamentele di Alessia Ria ha suscitato una reazione di supporto nei suoi confronti, non è sempre così. A volte messaggi del genere possono provocare odio e insulti.
Ed è quello che è successo ad Elodie e Fedez, che negli ultimi giorni hanno espresso il loro parere. Nonostante anche il consenso che le loro idee hanno avuto, nei loro confronti ci sono persone che si sono scagliate contro con offese anche molto pesanti.
A Fedez sono stati rivolti commenti di odio e che “velatamente” facevano intendere che nascondesse la sua omosessualità con un matrimonio, e altri commenti di odio in generale, solo ed unicamente perchè, criticando Pillon e la Lega, ha fatto intendere cosa significa la parola priorità.
Io ho un figlio di tre anni che gioca con le bambole e questa cosa non desta alcun tipo di turbamento in me, e non desterebbe alcun tipo di turbamento in me nemmeno se un giorno dovesse avvertire l’esigenza di truccarsi, di mettersi il rossetto, di mettersi lo smalto, una gonna. Perché ha il diritto di esprimersi come meglio crede, mio figlio. La cosa che mi destabilizzerebbe un po’ è sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà, cercando di arginare le dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo Paese. Questo per me è una priorità.
Elodie invece di un video ha usato un messaggio nelle storie di Instagram:
Questa gente non dovrebbe essere in Parlamento. Questa gente è omotransfobica
La cantante è stata attaccata con insulti ed odio totale:
Tempo medio di lettura: 3 min C'era un uomo che aveva un sogno, e che per quel sogno venne ucciso. Sono passati 63 anni da allora e il sogno di Martin Luther King non si è ancora del tutto avverato. Dico non del tutto, perché allora - difficile a credersi - la situazione era anche peggiore di quella attuale.
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