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Cultura

Tutti i colori: more than my Body

today12 Aprile 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Body” – Jordan Suaste

L’avrete sicuramente sentita, la canzone di Jordan Suaste, Body.

Piccola parentesi su Jordan

È uno di quei ragazzi che ha la musica nel sangue ed infatti scrive da quando ha 5 anni, come dice lui stesso:

Mia madre dice che canto da quando sono uscita dal grembo materno, è qualcosa che la mia famiglia ha dovuto ascoltare per anni. Non sempre eccezionale, urlavo una canzone di Demi Lovato nel cuore della notte. Scrivere canzoni all’età di 5 anni è diventato il mio sfogo, è il modo in cui condivido il modo in cui mi sento quando le parole non bastano. Avanti veloce di un paio d’anni, ho iniziato a pubblicare piccole cover e alcune canzoni che ho scritto su Instagram, ma niente è iniziato finché non ho scaricato TikTok.

Body è infatti stata lanciata sul social, con un successo inaspettato per il cantante fai-da-te.

Jordan Suaste viene definito in questo modo poiché le canzoni le produce lui da solo, dalla musica alla stesura del testo.

La canzone

La società ci attribuisce così tante etichette esclusivamente in base alle nostre apparenze fisiche. Ci viene detto quanto valiamo, chi è carino e chi no. Ho cercato per così tanto tempo di inserirmi in ciò che la società considera bello, invece di fare ciò che pensavo fosse bello. Per me, “Body” riguarda il fatto che siamo tutti più del nostro corpo. Tutto il corpo è un vaso fisico per la nostra anima. Quando penso a me stesso, non penso al mio corpo ma a tutte le cose che mi piacciono. Penso a ciò che mi rende felice, a chi sono come individuo. Lo stesso vale per le altre persone, questo è il messaggio che stavo cercando di trasmettere scrivendo la canzone. Sono grato che molte persone abbiano trovato modi diversi per identificarsi con la canzone. È la parte migliore della musica, possiamo tutti scegliere cosa significa una canzone per noi. 

Per usare le parole di Suaste.

L’apparenza è ormai uno dei tratti fondamentali ormai, vieni giudicato e classificato per il tuo corpo, per come sei vestito.

Sei sempre “sbagliato”: troppo magro o troppo grasso, troppo lascivo o troppo pudico e via discorrendo. Suaste ribadisce che non è importante come si appare, ma che la cosa che più conta sono le emozioni e la mente.

You’re not a dime a dozen
Oh, your skin is golden
Let me show the whole damn world
You’re one in a billion
The only thing you’re missin’
Is some tape over that mouth
Body, I’m more than my body
You can pack your things up, buh bye, just go
Body, I’m more than my body
Don’t owe you a thing, no, not at all
Il video, come la canzone, denuncia l’apparenza, mostrando in una galleria bianca quattro statue con degli insulti come descrizioni, come Sei troppo grasso/magro o Non sarai mai abbastanza. Intrappolate nella loro posizione alla fine le statue riescono a liberarsi e a gustare la libertà.

Written by: Aurora Vendittelli

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