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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Cedarwood Road” – U2
“Gli uomini del tempo antico percorsero tutto il mondo, cantarono i fiumi e le catene di montagne, le saline e le dune di sabbia. In ogni punto delle loro piste lasciarono una scia di musica. Avvolsero il mondo intero in una rete di canto.” B. Chatwin
Come interrompere la scoperta di luoghi in cui è vissuta e ha lasciato un scia potente la musica? Continua quindi il nostro viaggio alla scoperta di città, piazze, angoli speciali di mondo in cui ha respirato l’arte dei grandi autori e in cui soffia ancora forte il vento che ha ispirato le loro penne.
Ma il turismo musicale è universalmente riconosciuto? L’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) non ha ancora fornito un criterio preciso per tracciare il profilo del turista che viaggia alla ricerca dei posti in cui hanno vissuto i propri idoli musicali. Eppure non si tratta più di un fenomeno per pochi, basti pensare alle città di cui vi abbiamo già parlato negli scorsi articoli: da Liverpool a Memphis, da Londra a Seattle fino a Berlino.
Dublino è una città strana. Non posso dire che sia il posto più bello che ho visitato, di certo l’irlanda offre panorami e ambientazioni molto più suggestive. Eppure Dublino è speciale!
L’aria stessa che si respira sembra fatta di note musicali. E non è un caso che proprio quì hanno preso il via fenomeni musicali che hanno raccolto consensi in tutto il mondo. Dai Thin Lizzy ai The Script, dagli U2 ai Corrs fino a Sinead O’Connor. Il Rock è passato tra le strade, le case, i quartieri e i giardini dublinesi. Il vento che arriva dal mare si respira a pieni polmoni e dietro ogni angolo della città si nasconde un itinerario fatto di pura emozione.
La prima tappa in cui andremo oggi è il Rock and Stroll Visitor Trail. Se vi aspettate un museo con la classica esposizione di memorabilia vi sbagliate di grosso! P3er inseguire la storia di alcuni personaggi ci basterà seguire un percorso realizzato da targhe a forma di disco di vinile inserite nelle facciate dei palazzi. E qui sono segnalate le tappe fondamentali di molti artisti irlandesi, come i Corrs, Westlife, Ronan Keating, Sinead O’Connor, Chris de Burgh, Chieftans, The Dubliners. Per esempio in Windmill Lane c’è una targa che ricorda che proprio lì Bob Geldof scrisse Rat Trap una dei brani più celebri della sua band, i Boomtown Rats.
Ma questa strada è ben nota anche per un altro motivo. Proprio quì si trova lo studio di registrazione più importante di Dublino.
Si tratta del Windmill Lane Studios. E, come avviene anche a Londra per gli Abbey Road Studios, anche qui si può respirare la storia di tutta la musica che è passata tra queste mura. Addirittura possiamo fare una visita guidata per scoprire i segreti dei creativi che hanno inciso tra queste sale. Volete qualche nome? Dai Cranberries, che vengono da Limerick, a Van Morrison, originario di Belfast.
Ma incontreremo non solo artisti irlandesi. Sono passati qui altri grandi nomi come David Bowie, i Rem, Lady Gaga. E ancora i Rolling Stones, i Depeche Mode e i Metallica. Fino a Damien Rice ed Ed Sheeran.
Se non vi bastano sappiate che anche qualche italiano ha inciso qui, come Daniele Silvestri e i Tre Tenori. Fatevi un’ide adell’atmosfera che si repira in questi studi cliccando sul loro sito ufficiale. Se amate davvero la musica vi innamorerete!
Proprio davanti agli Studios c’è un muro, il Windmill Lane Wall che ricorda senza mezzi termini, se mai ce ne fosse bisogno, che la musica a Dublino non può prescindere dagli U2. Senza dubbio la band irlandese di maggior successo in tutto il mondo. Gli U2 registrarono proprio qui i loro primi straordinari album e il muro esterno è ormai divenuto un’autentica dichiarazione d’amore dei fan a cielo aperto fatta di graffiti, dediche di gente proveniente da ogni parte del mondo.
Sempre sulle tracce degli U2 non può mancare un salto al negozio Bonavox Hearing AID Store. Siamo a North Earl Street, precisamente al civico 9. Qui un giovanissimo Bono ebbe l’illuminazione per quel che diventò il suo nome d’arte.
Per andare ancora più indietro nel tempo vi porto poi alla Mount Temple Comprehensive School a Malahide Road nel quartiere nord di Clontarf. èrobabilmente non vi suonerà affatto familiare, ma, se siete fan della band irlandese, non si può prescindere da questa scuola perchè proprio qui il batterista Larry Mullen nel 1976 appese un foglietto in una bacheca. Cercava musicisti per formare un gruppo. Risposero proprio loro, i membri attuali degli U2 che per oltre quarant’anni hanno fatto cantare il mondo.
Se poi ci spostiamo al numero 60 di Rosemount Avenue ecco apparirci davanti la casa di Larry. Fu proprio qui che i magici quattro si dettero appuntamento e suonarono per la prima volta insieme, nella cucina. Tutto il resto è storia!
Nella zona nord di Dublino nel quartiere Glasnevin, c’è Cedarwood Road, dove Bono abitava da ragazzo. A questa strada, un po’ come fu per Penny Lane per i Beatles, gli U2 dedicarono un bellissimo brano contenuto nel disco Songs of Innocence.
Nei pressi del parco di St Stephen’s Green c’è il locale McGonagle’s, al numero 22 di South Anne Street. Vi state chiedendo cosa abbia di speciale questo luogo? Si respira un’aria davvero suggestiva perchè proprio tra queste mura si esibivano nel 1978 gli U2. E’ un vero e proprio il tempio della musica underground dublinese.
Ma, al di là, degli U2, a Dublino si respira musica a prescindere da tutto. Per concludere questa passeggiata così dinamica vi porto a Temple Bar. Tanto lo so che me lo avreste chiesto, perchè è un quartiere famoso in tutto il mondo, ricco di vita, di colori, di artisti di strada, di pub da cui arrivano note folk a non finire. Se, infatti, volete godervi una birra fredda e una serata di musica tradizionale irlandese tutti i giorni -ma non solo- il posto giusto è proprio questo. Ma è una zona che va esplorata lentamente, godendo di ogni più piccolo passaggio.
Quanti artisti sono nati e si sono esibiti in questi mille pub… vi basti pensare che Sinead O’ Connor faceva la cameriera nei primi anni Ottanta al Bad Ass Cafè, al 9-11 di Crown Alley.
Di musica ne abbiamo respirata tanta e di ogni genere. Ci siamo fermati in luoghi carichi di pathos che hanno segnato a fuoco questa città dalle mie etnie e dal cielo pesante come il piombo. Dublino cattura e rapisce. Col canto dei suoi gabbiani, con le rive del fiume che sembra non finire mai e che porta fino al mare. Coi suoi tanti italiani e con le infinite tinte dei suoi portoncini.
Il nostro viaggio irlandese si chiude qui, ma restate connessi perchè non avete idee delle infite bellezze che visiteremo al prossimo appuntamento.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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