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Arte

Turismo Musicale: la controcultura di Berlino e Seattle

today18 Marzo 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Heroes” – David Bowie

In questa terza tappa del nostro viaggio musicale approdiamo a Berlino e a Seattle. Due città culle di movimenti musicali e sociali come il Punk e il Grounge.

Se siete curiosi di conoscere queste città  non dovete far altro che immergervi nelle atmosfere degli anni 70-80-90. Siete pronti?

Muoviamo i primi passi a Berlino, città dai mille stimoli che fanno da contrasto al suo passato buio. La possiamo definire una delle case del Punk e della musica Techno. Ma scopriamo meglio la loro diffusione.

Il movimento Punk

Sono gli anni Settanta, e proprio nella capitale tedesca prende il via una diramazione del movimento Punk Rock, su esempio di quello inglese. Sono anni difficili a causa di una divisione che dal 1961 e il 1989 vedrà in netta contrapposizione la Germania Ovest, dove vige maggior libertà, e la Germania Est, in cui è presente un regime repressivo e autoritario.

Ma è proprio in questo clima che alcuni giovani musicisti amanti del rock decidono di ribellarsi ad una situazione divenuta insostenibile. E, come la storia insegna, spesso è proprio la musica ad avere le chiavi della libertà d’espressione. Il primo contatto dei musicisti tedeschi con il punk è grazie ai Clash e ai Sex Pistols la cui musica viene trasmessa dal programma radiofonico John Peel’s Show.

Da questo momento il Punk diventa una moda e un’etichetta di autodeterminazione. In questo periodo si formano molte band che nelle loro canzoni esprimono la volontà di ribellione alla DDR. Il regime cerca di porre un freno a questa preoccupante situazione. La Stasi, la polizia segreta del regime, permetterà di esibirsi live solo a quelle band in possesso di un permesso speciale. Tra queste band ci sono i Die Anderen e i Feeling B. Veri pionieri in Germania.

L’anticonformismo di Kreuzberg

Se siete a Berlino e volete ripercorrere la storia di ribellione che ha caratterizzato il Punk dovete recarvi nel quartiere di Kreuzberg, nella parte Ovest della città. Si tratta del luogo più multiculturale ed artistico del capoluogo, oltre che il più anticonformista. Proprio qui si trovava il Pike Club nel quale si esibirono musicisti che in pochi anni avrebbero fatto la storia del rock. Tra di loro i membri dei Feeling B: Christian Lorenz, Paul Lander e Cristoph Schneider.

berlino seattleSempre a Kreuzberg non potete perdervi posti leggendari come SO36, discoteca nata nel 1978, ritrovo per tutti coloro che si identificavano come punk-rock e facevano parte della controcultura.

berlino seattleAltra tappa obbligatoria è il Ramones Museum, museo dedicato alla band punk di New York. Nato nel 1990, la sua collezione vanta l’oggettistica legata alla band di Blitzkrieg Bop. Ogni anno accoglie migliaia di visitatori grazie ad una collezione eccentrica ricca in vinili, locandine, e pagelle scolastiche dei membri della band. La sera il museo viene adibito a sala concerto con esibizione di band punk emergenti.

Il Duca Bianco e la sua musa berlinese

Ma Berlino è conosciuta per essere stata musa ispiratrice di David Bowie. Se siete fan del Duca Bianco dovete assolutamente recarvi nel quartiere di Potsdamer Platz, sede degli Hansa Studios dove nel 1977 Bowie registrò il famoso brano Heores, parte della trilogia berlinese che comprende Low del 1977 e Lodger del 1979. Una canzone simbolo della Berlino divisa dal muro. Nel 1978 Bowie presentò il brano live a Berlino Ovest e dove tra gli spettatori ci furono molti berlinesi dell’Est. Tra gli altri artisti passati per questi studi troviamo Nick Cave, Iggy Pop, gli U2 e Lou Reed.

“E se è una femmina si chiamerà Futura…”

Un artista italiano ispirato dalla storia tedesca di quegli anni è Lucio Dalla che nel 1979 pubblica il brano Futura. Racconta, infatti, di aver scritto la canzone seduto su una panchina, accanto a Phil Collins. I due non si rivolsero parola, ma entrambi fumarono un sigaro fissando il muro e immaginando il giorno in cui sarebbe stato abbattuto. Il brano è un simbolo di speranza e inno all’amore.

“E chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani, le sue mani. Si muoverà e potrà volare, nuoterà su una stella. Come sei bella! E se è una femmina si chiamerà… Futura”.

La musica Techno come riconciliazione

Un altro genere musicale associato alla voglia di ribellione e libertà, e che trova in Berlino pane per i suoi denti, è l’elettronica. Se amate questo genere non potete perdervi una serata al Berghain, il locale underground più famoso al mondo, nato nel 1998 in un ex deposito ferroviario. La musica Techno è il simbolo della riconciliazione. Un punto in comune che permise ai berlinesi dell’Est e dell’Ovest, così apparentemente diversi, di dialogare.

E per finire…

Berlino non è solo punk e techno. Se volete fare un salto indietro nel tempo dovete recarvi presso il Music Instrumental Museum dove sono esposti prestigiosi strumenti musicali quali pianoforti e clavicembali, tra cui quelli appartenuti alla regina Sophie Charlotte di Prussia. Ogni domenica viene organizzato un concerto con gli strumenti dell’epoca.

E se non sapete dove soggiornare vi consiglio il Nhow Hotel, il primo albergo musicale d’Europa dove le stanze sono arricchite di strumenti musicali e una sala di registrazione.

 

Finally in Seattle!

Approdiamo negli Stati Uniti d’America e più precisamente a Seattle. Sono gli anni Ottanta e la crisi economica è sempre più dilagante. I giovani trovano nuovamente riparo nella musica, strumento che permette di far sentire la propria voce ad un mondo all’apparenza sordo. Nasce così il Grunge, che deriva dai termini dirty, sporco e filthy, sudicio. Si ritorna ad un suono nudo e crudo e ad un abbigliamento caratterizzato da maglioni ampi e jeans strappati al posto di borchie e lustrini.

 Il Grunge come movimento sociale

Fu un vero e proprio movimento sociale oltre che un genere musicale. Con questo termine vennero chiamate tutte le band provenienti da Seattle arrivate al successo alla fine degli anni Ottanta: Nirvana, Soundgarden, Melvins, Mudhoney, Mother Love Bone, Pearl Jam, Alice in Chains e tanti altri in quella che verrà definita la Seattle Sound.

I luoghi da non perdere…

Se vi trovate in questa città dovete passare per il 2013 di Fourth Avenue in zona Third Floor. Qui ha sede l’etichetta discografica Sub Pop che produsse Bleach dei Nirvana. Lo studio è ancora oggi esistente ed è possibile visitarlo su prenotazione.

berlino seattleIn seguito, se siete amanti di Jimi Hendrix, dovete recarvi al 1-2 di Pike Street dove è ubicato l’Experience Music Project, un centro culturale nato come museo in onore dell’artista. Oggi l’edificio ospita anche una galleria permanente sul Seattle Sound e altri spazi espositivi dedicati alla musica. In questo edificio troverete la famosa installazione alta 10 metri e composta da più di seimila chitarre, sette delle quali suonano da sole.

A sud del Seattle Center come non visitare Belltown, quartiere dove sono presenti i locali cult della controcultura degli anni Novanta. Il primo locale in cui vi consiglio di recarvi è il Crocodile Café al 2200 2nd Avenue. Qui suonarono i Pearl Jam, i R.E.M e molti altri.

berlino seattleAltro locale da non perdere è quello dove i Nirvana si esibirono live per la prima volta, il Vogue. La sua location originale, al 2018 di 1st Avenue è stata sostituita da un salone di bellezza. Il locale ora si è spostato al 1516 dell’ 11th Avenue di Capitol Hill dove troverete esibizioni di burlesque.

Un altro museo-tempio del grunge è il MoPop, ovvero Museum of Pop Culture, nel Seattle Center dove troverete centinaia di cimeli della storia del rock. Infine dovete passare al Pike Place Market, un luogo di aggregazione culturale dove troverete artisti di strada e dove i Pearl Jam erano soliti suonare prima di diventare una delle più famose rock band della storia.

Questi sono solo alcuni dei luoghi capaci di riportarci indietro nel tempo. Quello che emerge è la potenza della musica, che ieri come oggi, è in grado di unire generazioni intere e di creare un dialogo. Vi do appuntamento al prossimo viaggio musicale. Restate connessi!

Scritto da Giulia Di Giorgio

Written by: Redazione

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