Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Sonata per pianoforte n. 14” – Ludwig van Beethoven
Il verbo essere è, secondo il vocabolario Treccani, “la parola che ricorre più frequente nel discorso e la più necessaria all’espressione del pensiero. Differisce da tutti gli altri verbi perché nel suo uso assoluto non «determina» il soggetto ma soltanto lo «pone» come esistente; usato come copula o come ausiliare, compie solo la funzione di introdurre il predicato nominale o verbale; non è perciò mai, a rigore, un vero «predicato»”. Il tutto per dire che, per dare senso al verbo essere, bisogna metterci vicino qualcosa, un nome, un aggettivo, che gli diano un significato definito, perché altrimenti significa soltanto esistere, stare lì. Ma a noi non basta esistere. Insita nell’essere umano più di ogni altro istinto è la curiosità, la ricerca, il bisogno di partire per andare a cercare qualcosa in più. Chi siamo? Sembra una domanda semplice, ma già per i primi filosofi greci comprendere l’Essere fu una bella gatta da pelare: lo contrapposero al Divenire, creando una antinomia tra il pensiero di Parmenide e quello di Eraclito. Platone divise l’Essere dall’Esistere e ovviamente dovremo arrivare ad Aristotele perché il problema possa essere letto in chiave logica e razionale. Dobbiamo arrivare ai giorni nostri e cambiare materia, lasciando la filosofia per la fisica, per scoprire che Parmenide ed Eraclito…avevano entrambi ragione! La meccanica quantistica ci insegna infatti che la materia non ha caratteristiche sempre fisse, ma cambia in base all’energia.
Possiamo provare ad applicare queste meraviglie del sapere e della scienza al nostro vivere quotidiano e riportare i piedi a terra per farci aiutare a vivere meglio. Siamo una meraviglia dell’Universo, animali così complessi e in continua evoluzione che fatichiamo noi stessi a definirci. Siamo capaci di creare arte, siamo sensibili alla bellezza, siamo in grado di comporre musica, ma siamo anche gli stessi che sono conflittuali, ignoranti, ottusi: in queste poche frasi il senso del verbo essere cambia di senso a seconda delle parole che lo accompagnano, come noi umani, esseri fallibili, cambiamo natura a seconda delle azioni che scegliamo di compiere. Essere può significare tutto e può voler dire non essere. Essere significa scegliere. Essere è compiere il primo passo verso una crescita. Essere è fermarsi a riflettere sulla nostra stessa esistenza e sul significato che intendiamo dare ad essa.
Il 24 agosto nella Cavea dell'Auditorium Morricone di Roma va in scena "The Lamb lies down on Broadway" dei Genesis, dopo 45 anni e in versione del tutto nuova, suonata dai Revelation e gli Squonk, insieme a Max Gazzé
Post comments (0)