A portarci sarà Jeff Bezos, il numero uno di Amazon.
Nel corso di un evento riservato al Washington Convention Center, il multimiliardario e CEO di Amazon, Jeff Bezos, ha presentato il progetto a cui ha lavorato negli ultimi anni, Blue Moon.
Blue Moon
Costruito dalla compagnia spaziale Blue Origin, Blue Moon è un veicolo spaziale (lander) che ha come scopo quello di facilitare lo scambio di materiali tra Terra e Luna.
Il lander è progettato per trasportare grossi carichi (fino a 6,5 tonnellate di materiali), ha la possibilità di portare con sé anche un piccolo rover per l’esplorazione ed è in grado di fare atterraggi di precisione sfruttando la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale.
Il progetto ambizioso di Bezos consiste nell’impiegare la potenza del lander per iniziare a costruire concretamente enormi stazioni spaziali orbitali che ci permettano di sfruttare efficacemente le risorse presenti sulla Luna.
Blue Origin
Blue Origin è una società privata creata da Jeff Bezos nel 2000, con sede a Kent (Washington).
La società si è inizialmente focalizzata sui voli spaziali sub-orbitali, costruendo e testando in volo il suo razzo New Shepard, un velivolo riutilizzabile che consente di raggiungere il limite oltre il quale convenzionalmente inizia lo Spazio (circa 100 km di altitudine).
Secondo le sue dichiarazioni, la società aveva in origine pianificato di utilizzare il New Shepard per il turismo spaziale suborbitale entro il 2010 con un volo alla settimana. Tuttavia, nel 2008 ha più realisticamente rivisto i programmi, prevedendo missioni complete di test senza esseri umani per il 2017 e con equipaggio per il 2018.
La prima missione di Blue Moon
L’obiettivo della prima missione spaziale di Blue Moon, con partenza fissata per il 2024, sarà l’allunaggio nel Polo Sud della Luna vicino all’enorme cratere Shackleton, dal diametro di circa 21 chilometri e con una profondità massima di 4,2 chilometri.
Dato che durante le ultime missioni spaziali sono stati trovati depositi di ghiaccio nei crateri del Polo Sud lunare, si ipotizza che specialmente all’interno di quest’area in particolare si possa registrare una grande riserva di ghiaccio. Oltre al conferirci la possibilità di ottenere acqua potabile, i coloni potrebbero sfruttare questa riserva per produrre idrogeno e ossigeno con cui alimentare i motori dei veicoli spaziali.
È tempo di tornare sulla Luna e, questa volta, per rimanerci.
Jeff Bezos
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